giovedì 13 gennaio 2011

LA PASSIONE SECONDO LE RIVELAZIONI DI LUISA PICCARRETA

Prima parte: la crocifissione

Amor mio, Gesù già sei stato spogliato delle tue vesti ed hai il tuo SS.mo corpo tutto lacero, che mi sembri un agnello scorticato; vedo che tremi tutto e il cuore mi si stringe per il dolore nel vederti grondante Sangue da tutte le parti del tuo SS.mo corpo! I tuoi nemici stanchi, ma non sazi di tormentarti, nello spogliarti ti strappano dal capo, con tuo indicibile dolore, la corona di spine e poi di nuovo Te la conficcano, facendoti provare spasimi inauditi, aggiungendo alle prime, altre più dolorose ferite.

Ah, Gesù mio, in questa terza coronazione Tu ripari la perfidia dell’uomo e la sua ostinazione nel peccato!
Gesù mio, se l’amore non avesse voluto farti soffrire pene maggiori di queste, certo Tu saresti morto per l’intensità del dolore che hai sofferto in questa terza coronazione di spine; ma ormai vedo che non puoi più reggere al dolore e, con gli occhi coperti di Sangue, guardi se qualcuno almeno si avvicini a Te per sorreggerti in tanti patimenti e in tanta confusione.

Dolce mio Bene, cara mia Vita, qui non sei solo come nella notte scorsa; v’è la tua dolente Mamma, che, trafitta nel cuore da intenso dolore, tante morti subisce, per quante pene Tu soffri! Vi sono pure l’amante Maddalena ed il fido Giovanni che alla vista delle tue pene restano muti per il dolore. Dimmi, Amor mio, chi vuoi per sorreggerti in tanto dolore? Deh, permettimi che venga io, che più di tutti sento il bisogno di esserti vicino in questi momenti; la cara Mamma e gli altri mi cedono il posto, ed ecco, mio Gesù mi avvicino a Te, Ti abbraccio e Ti prego di poggiare la tua testa sulla mia spalla e di farmi sentire le trafitture delle tue spine, per riparare tutte le offese di pensiero che commettono le creature. Amor mio, deh, stringiti a me; voglio baciare una ad una le gocce di Sangue che corrono dal tuo SS. Volto e Ti prego che ognuna di queste gocce sia luce ad ogni mente di creatura affinché nessuna Ti offenda con pensieri cattivi.

Intanto mio Gesù, Tu guardi la Croce che i tuoi nemici Ti stanno preparando; senti i colpi di martello con cui i tuoi carnefici formano i fori ove conficcare i chiodi che Ti terranno crocifisso ed il tuo Cuore batte forte forte, sussulta di ebbrezza divina, agognando di distenderti su quel letto di dolore, per suggellare con la tua morte la salvezza delle anime nostre. Già ti sento dire: "Deh, o Croce, ricevimi presto nelle tue braccia, io sono impaziente di aspettare! Croce santa, su Te verrò a dare compimento a tutto: presto Croce, adempi il desiderio ardente che Mi consuma di dar vita alle anime; non più indugiare, con ansia aspetto di stendermi su di Te per aprire il Cielo a tutti i figli miei.

Oh Croce, è vero che tu sei il mio martirio, ma fra poco sarai anche la mia vittoria ed il trionfo più completo; e per te darò copiose eredità vittorie, trionfi e corone ai figli miei."
Ed ecco che mentre Gesù così parla, i nemici Gli comandano di stendersi su di essa ed Egli, pronto, ubbidisce loro, per riparare le nostre disubbidienze.
Amor mio, prima che Ti distendi sulla Croce, permettimi che Ti stringa più forte al mio cuore e che baci le tue amorose ferite sanguinanti. Senti, o Gesù, non voglio lasciarti, voglio venire con Te a distendermi sulla Croce e rimanere con Te inchiodato su di essa. Il vero amore non sopporta separazione e Tu perdonerai l’arditezza del mio amore, concedimi di rimanere con Te crocifisso. Vedi, tenero Amor mio, non sono io solo che ciò Ti chiedo, ma anche la dolente Mamma, la inseparabile Maddalena, il prediletto Giovanni; tutti Ti diciamo che sarà più sopportabile rimanere inchiodati con Te sulla Croce, che vedere te solo crocifisso! Perciò insieme con Te mi offro all’Eterno Padre, immedesimato con la tua Volontà, col tuo Cuore, con le tue riparazioni e con tutte le tue pene.

Ah, pare che il mio adorato Gesù mi dica: "Figlio mio, hai prevenuto il mio amore, questa è la mia Volontà, che tutti quelli che mi amano, siano con Me crocifissi. Ah si, vieni pure a distenderti con Me sulla Croce, ti darò vita con la mia vita, ti terrò come il prediletto del mio Cuore."
Ed ecco, dolce mio Bene, che Ti distendi sulla Croce e guardi con tanto amore e con tanta dolcezza i carnefici, che già tengono pronti nelle mani chiodi e martelli per inchiodarti, da far loro dolce invito a sollecitare la crocifissione; infatti con ferocia inumana già prendono la tua destra, fermano il chiodo nella palma di essa, e a colpi di martello lo fanno uscire dalla parte opposta della Croce. E’ tale e tanto il dolore che soffri, o mio Gesù, che tremi; la luce dei tuoi begli occhi si eclissa ed il tuo Volto santissimo impallidisce e sembra di morte.
Destra benedetta del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti ringrazio per me e per tutti: quanti colpi ricevi, tante anime ti chiedo di liberare in questo momento dalla condanna eterna; quante gocce di Sangue versi, tante anime ti prego di lavare in questo tuo preziosissimo Sangue. O mio Gesù, per il dolore acerbo che soffri, Ti prego di aprire il Cielo a tutti e di benedire tutte le creature; possa la tua benedizione chiamare alla conversione tutti i peccatori ed alla luce della Fede tutti gli eretici ed infedeli.

Oh Gesù, dolce mia Vita, il tuo tormento è ancora agli inizi ed ecco che, terminato d’inchiodarti le destra, i tuoi carnefici, con crudeltà inaudita, prendono la tua mano sinistra, con violenza la stirano tanto per farla giungere al foro segnato, che Tu resti slogato nelle giunture delle braccia e delle spalle e per la forza del dolore anche le gambe restano attratte e convulse; poscia, con ferocia instancabile, egualmente come la destra la inchiodano sulla croce.

Sinistra mano del mio Gesù, ti bacio, ti compatisco, ti adoro e ti prego, per i colpi che ricevi e per gli acerbi dolori che soffri mentre ti conficcano il chiodo, di concedere in questo momento alle anime purganti la loro liberazione dal Purgatorio. Si, per il Sangue che spargi, o Gesù, da questa mano, Ti prego di estinguere le fiamme che bruciano quelle anime; e questo Sangue sia a tutte di refrigerio e bagno salutare da purgarle da qualunque macchia per disporle alla visione beatifica. Amor mio e mio tutto, per questo acuto dolore che soffri, Ti prego di chiudere l’inferno a tutte le anime e di trattenere i fulmini della divina Giustizia, purtroppo irritata dalle nostre colpe! Fa, o Gesù, che si calmi la divina Giustizia per non far piovere i divini flagelli sulla Terra e si aprano i tesori della divina Misericordia a pro di tutti. Gesù mio, nelle tue braccia metto il mondo e le generazioni tutte e Ti prego, o dolce Amor mio, con le voci dello stesso tuo Sangue, di non negare il perdono a nessuno, e per i meriti di questo tuo preziosissimo Sangue, di concedere a tutti la salvezza della propria anima! Non escludere nessuno, o Gesù!

Amor mio, Gesù, i tuoi nemici non sono contenti ancora: con ferocia diabolica prendono i tuoi SS. Piedi, attratti per il grande dolore provato nelle stirature delle mani e li tirano tanto, che restano slogate le ginocchia, le costole e tutte le ossa del petto. Il cuore non mi regge, caro mio Bene; veggo i tuoi begli occhi, per la forza del dolore, eclissati e velati di Sangue; le tue labbra livide si contorcono, le tue guance si affossano, i denti si battono, mentre il petto è celermente affannato. Ahi, Amor mio, quanto volentieri prenderei il tuo posto per risparmiarti tanto dolore! Voglio su tutte le tue membra darti un lenitivo, un bacio, un conforto, una riparazione per tutti.

Mio Gesù, già ti mettono un piede sull’altro e vi conficcano un chiodo senza punta. Piedi benedetti del mio Gesù, vi bacio, vi adoro, vi ringrazio e vi prego, per gli acerbissimi dolori che soffrite, per le stirature e per il Sangue che spargete, di rinchiudere tutte le anime nelle vostre piaghe sacratissime.
O Gesù, non disdegnare nessuno! I tuoi chiodi inchiodino le nostre potenze, perché non si spostino da Te; inchiodino il nostro cuore, affinché si fissi sempre e solamente in Te; inchiodino tutti i nostri sentimenti, affinché non prendano alcun gusto che non venga da Te. Oh mio Gesù crocifisso, Ti vedo tutto insanguinato come nuotare in un bagno di Sangue, che chiede continuamente anime. Per la potenza dunque di questo Sangue Ti chiedo o Gesù, che nessuna più Ti sfugga!
Oh Gesù, mi avvicino al tuo Cuore straziato; vedo che non ne puoi più, ma l’amore grida più forte: "Pene, pene, pene ancora."

Mio Gesù, Ti abbraccio, Ti bacio, Ti compatisco, Ti adoro e Ti ringrazio per me e per tutti. Gesù, voglio poggiare la mia testa sul tuo Cuore per sentire ciò che soffri in questa dolorosa Crocifissione. Ah, sento che ogni colpo di martello fa eco in esso; tutto in esso si accentra, per cui da esso incominciano i dolori ed in esso finiscono. Ah, se non fosse già decretato che una lancia dovrà squarciarti il Cuore, le fiamme del tuo amore si farebbero via e te lo farebbero scoppiare! Queste fiamme chiamano le anime amanti a far felice dimora nel tuo Cuore, ed io, o Gesù, per il tuo preziosissimo Sangue Ti chiedo la santità per queste anime: deh, non farle uscire giammai dal tuo Cuore e, con la tua grazia, moltiplica le vocazioni delle anime vittime, che continuino la tua vita sulla Terra. Tu volesti dare un posto distinto nel tuo Cuore alle anime amanti; fa che questo posto non lo perdano mai. Oh Gesù, le fiamme del tuo Cuore mi brucino e mi consumino, il tuo Sangue mi abbellisca, il tuo amore mi tenga sempre inchiodato ad essa col dolore e con la riparazione.

O mio Gesù, già i carnefici hanno inchiodato le tue mani e i tuoi piedi alla Croce, e voltando questa per ribattere i chiodi, costringono il tuo Volto adorabile a toccare la terra insanguinata dallo stesso tuo Sangue e Tu, con le tue labbra divine, la baci. Con questo tuo bacio, o dolce Amor mio, Tu intendi baciare tutte le anime e vincolarle al tuo amore, suggellandone la loro salvezza. O Gesù, lascia che prenda io il tuo posto e mentre i carnefici ribattono i chiodi, fa che questi colpi feriscano me pure e m’inchiodino tutto al tuo amore.
Gesù mio, mentre le spine si vanno addentrando sempre più nella tua testa, voglio offrirti, o dolce mio Bene, tutti i miei pensieri che, come baci affettuosi, Ti consolino e leniscano l’amarezza delle tue spine.
O Gesù, vedo che i tuoi nemici non sono ancora sazi d’insultarti e deriderti, ed io voglio confortare i tuoi sguardi divini con i miei sguardi di amore.

La tua lingua è quasi attaccata al palato per l’amarezza del fiele e per la sete ardente. Per ristoro alla tue sete, o mio Gesù, Tu vorresti tutti i cuori delle creature traboccanti d’amore e, non avendoli, bruci sempre più per loro. Dolce amor mio, intendo io mandarti fiumi d’amore, per mitigarti in qualche modo l’amarezza del fiele e la tue sete ardente. O Gesù, vedo che ad ogni movimento che fai, le piaghe delle tue mani più si squarciano e il dolore si fa più intenso e acerbo. Caro mio Bene, per ristorare e raddolcire questo dolore, Ti offro le opere sante di tutte le creature. O Gesù, quanto soffri nei tuoi santissimi piedi! Tutti i movimenti del sacratissimo tuo Corpo pare che si ripercuotano in esse e nessuno è a Te vicino per sorreggerti e lenire alquanto l’acerbità dei tuoi dolori! Vita mia dolcissima, vorrei riunire i passi delle creature di tutte le generazioni passate, presenti e future ed indirizzarli tutti a Te, per venirti a consolare nelle tue dure pene.

O mio Gesù, ahi, come è straziato il tuo povero Cuore! Come confortare tanto dolore? Mi diffonderò in Te, metterò il mio cuore nel tuo, i miei desideri ardenti nei tuoi, perché sia distrutto qualunque desiderio cattivo; diffonderò il mio amore nel tuo, perché col tuo fuoco siano bruciati i cuori di tutte le creature e distrutti gli amori profani. Il tuo Cuore sacratissimo rimarrà confortato ed io, fin d’ora, prometto, o Gesù, di tenermi sempre inchiodato a questo Cuore amorosissimo con i chiodi dei tuoi desideri, del tuo amore e della tua Volontà.

O mio Gesù, crocifisso Tu, crocifisso io in Te. Tu non permettere che mi schiodi menomamente da Te, ma vi resti sempre inchiodato, per poterti amare e riparare per tutti e lenire il dolore che Ti arrecano le creature con le loro colpe.
Seconda parte: Gesù Crocifisso. Con Lui disarmiamo la Divina Giustizia
Mio buon Gesù, vedo che i tuoi nemici innalzano il pesante legno della Croce e lo lasciano cadere nella fossa da essi preparata; e Tu, dolce Amor mio, resti sospeso fra cielo e terra. In questo solenne momento Ti volgi al Padre e, con voce debole e fioca, Gli dici: "Padre santo, eccomi qui, carico di tutti i peccati del mondo; non vi è colpa che non si riversi su di Me, perciò non più scaricare sugli uomini i flagelli della tua divina Giustizia, ma su di Me, tuo Figlio. O Padre, permettimi che leghi tutte le anime a questa Croce, e che loro implori perdono con le voci del mio Sangue e delle mie piaghe. O Padre, non vedi come Mi son ridotto? Per questa Croce, in virtù di questi dolori, concedi a tutti verace conversione, pace, perdono e santità. Arresta il tuo furore contro la povera Umanità, contro i figli miei; sono ciechi e non sanno quello che fanno; perciò, guardami bene come sono ridotto per causa loro: se non Ti muovi a compassione per essi, T’intenerisca almeno questo mio Volto insozzato di sputi, coperto di Sangue, illividito e gonfio per i tanti schiaffi e colpi ricevuti. Pietà Padre mio! Ero Io il più bello di tutti, ed ora sono tutto sfigurato tanto, che non mi riconosco più; son diventato l’abiezione di tutti, perciò, a qualunque costo voglio salva la povera creatura!"

Mio Gesù, possibile che ci ami tanto? Il tuo amore stritola questo mio povero cuore. Oh, vorrei portarmi in mezzo a tutte le creature e far vedere loro questo tuo Volto così sfigurato per causa loro, per muoverle a compassione delle loro anime e del tuo Amore; e con la luce che tramanda questo tuo Volto, e con la forza rapitrice del tuo amore, far loro comprendere chi sei Tu e chi sono esse che ardiscono offenderti, perché si prostrino innanzi a Te, per adorarti e glorificarti.

Mio Gesù, Crocifisso adorabile, la creatura va sempre irritando la divina Giustizia e fa risuonare con la sua lingua l’eco di bestemmie orrende, voci d’imprecazioni e maledizioni, discorsi cattivi. Ah, tutte queste voci assordano la terra e, penetrando fin nei Cieli, mentre assordano l’udito divino, imprecano e chiedono vendetta e giustizia contro essa stessa! Oh, come la divina Giustizia si sente spingere a scagliare i suoi flagelli! Oh, come tante bestemmie orrende accendono il suo furore contro la creatura! Ma Tu, o mio Gesù, amandoci di amore sommo, fai fronte a queste voci micidiali, con la tua voce onnipotente e creatrice e gridi misericordia, grazie, amore per essa. E per placare lo sdegno del Padre, tutto amore Gli dici: "Padre mio, tornami a guardare, non sentire le voci delle creature, ma la mia; son Io che soddisfo per tutti, perciò Ti prego di guardare la creatura e di guardarla in Me; se la guardi fuori di Me, che sarà di essa? E’ debole, ignorante, capace solo di far male, piena di tutte le miserie; pietà pietà della povera creatura; rispondo Io per essa con questa lingua amareggiata dal fiele, inaridita dalla sete, arsa e riarsa dall’amore."

Mio amareggiato Gesù, la mia voce nella tua vuole far fronte a tutte queste offese, a tutte le bestemmie, per poter cambiare tutte le voci umane in voci di benedizioni e lodi.
Mio Crocifisso Gesù, la creatura, a tanto tuo amore e dolore, non si arrende ancora, anzi disprezzandoti, va aggiungendo colpe a colpe, commettendo sacrilegi enormi, omicidi, suicidi, duelli, frodi, inganni, crudeltà e tradimenti. Ah, tutte queste opere cattive appesantiscono le braccia del tuo Celeste Padre che, non potendo sostenere il peso, sta per abbassarle e riversare sulla terra furore e distruzione. E Tu, o mio Gesù, per strappare la creatura dal furore divino, temendo di vederla distrutta, stendi le tue braccia al Padre, Lo disarmi e impedisci che la Divina Giustizia faccia il suo corso; e per muoverlo a compassione della misera Umanità ed intenerirlo, Gli dici con la voce più insinuante: "Padre mio, guarda queste mani squarciate e questi chiodi che Me le trafiggono, che Me le inchiodano insieme a tutte queste opere cattive. Ah, è in queste mani che sento tutti gli spasimi che mi danno queste opere cattive. Non sei contento, o Padre mio, dei miei dolori? Non sono forse capace di soddisfarti? Si, queste mie braccia slogate saranno sempre catene che terranno strette le povere creature, affinché non mi sfuggano, tranne quelle che volessero strapparsi a viva forza; e queste mie braccia saranno catene amorose che Ti legheranno, Padre mio, per impedire che Tu distrugga la povera creatura; anzi Ti attirerò sempre vicino ad essa, perché versi su di lei le tue grazie e misericordie!"
Mio Gesù, il tuo amore è un dolce incanto per me e mi spinge a fare ciò che fai Tu; perciò insieme con Te voglio impedire, a costo di qualunque pena, che la Divina Giustizia faccia il suo corso contro la povera Umanità; col Sangue che scorre da queste tue mani voglio smorzare il fuoco della colpa che l’accende e calmare il suo furore. Permettimi che io metta in queste tue braccia i dolori e gli strazi di tutti gli uomini ed i tanti cuori addolorati ed oppressi; permettimi che io giri per tutte le creature e le stringa tutte in queste tue braccia, affinché tutte ritornino al tuo Cuore; permettimi che con la potenza delle tue mani creatrici arresti la corrente di tante opere malvagie e ritragga tutti dall’operare il male.

Mio amabile crocifisso Gesù, la creatura non è contenta ancora d’offenderti; vuol bere fino al fondo tutta la feccia della colpa e corre quasi all’impazzata nella via del male; si precipita di colpa in colpa, disobbedisce alle tue leggi e, disconoscendoti, si ribella a Te, e quasi per farti dispetto, vuol andare all’inferno. Oh, come si sdegna la Maestà suprema! E Tu, o mio Gesù, trionfando di tutto, anche dell’ostinatezza delle creature, per placare il Divin Padre, Gli fai vedere tutta la tua SS. Umanità lacerata, slogata, straziata in modo orribile; mostri i tuoi SS. Piedi trafitti, contorti dall’atrocità degli spasimi e sento la tua voce più che mai commuovente come in atto di spirare, che vuol vincere per forza di amore e di dolore la creatura e trionfare sul Cuore Paterno: "Padre mio, guardami dalla testa ai piedi: non c’è parte sana in Me, non ho dov’altro farmi aprire altre piaghe e procurarmi altri dolori: se non Ti plachi a questo spettacolo di amore e di dolore, chi mai potrà placarti? O creature, se non vi arrendete a tanto Amore, che speranza vi resta di convertirvi? Queste mie piaghe e questo Sangue saranno sempre voci che chiameranno dal Cielo alla Terra grazie di pentimento, perdono, compassione per voi!"

Mio Gesù, amante Crocifisso, vedo che non ne puoi più; la tensione terribile che subisci sulla Croce, lo scricchiolio continuo delle tue ossa che sempre più si slogano ad ogni piccolo movimento, le carni che più si squarciano, la sete ardente che Ti consuma, le pene interne che Ti soffocano di amarezza, di dolore e di amore e con tanti tuoi martiri la ingratitudine umana che Ti affronta e che, come onda impetuosa, penetra fin dentro il trafitto tuo Cuore, Ti opprimono tanto, che la tua SS. Umanità, non reggendo sotto il peso di tanti martiri, sta per finire e come delirando di amore e di patire, chiede aiuto e pietà! Crocifisso Gesù, possibile, Tu che reggi tutto e dai vita a tutti, chiedi poi aiuto?

Ah, come vorrei penetrare in ogni goccia del tuo preziosissimo Sangue e versare il mio per lenirti ogni piaga, per attutire e rendere meno dolorose le punture di ogni spina e in ogni pena interna del tuo Cuore per sollevare le intensità delle tue amarezze; vorrei darti vita per vita: se mi fosse possibile vorrei schiodarti dalla Croce per sostituirmi in vece tua; ma vedo che sono nulla e nulla posso, sono troppo insignificante, perciò dammi Te stesso, prenderò vita in Te e in Te darò Te stesso. Così contenterai le mie brame. Straziato Gesù vedo che la tua SS. Umanità finisce non per Te, ma per compiere in tutto la nostra Redenzione; hai bisogno di aiuto divino e perciò Ti getti nelle braccia paterne e chiedi aiuto e soccorso. Oh, come il Divin Padre s’intenerisce nel guardar l’orrendo strazio della tua SS. Umanità, il lavorìo terribile che la colpa ha fatto sulle tue SS. Membra!
E per contentare le tue brame d’amore, ti stringe al suo Cuore paterno e ti dà gli aiuti necessari per compiere la nostra Redenzione e, mentre Ti stringe, senti nel tuo Cuore più forte ripetere i colpi dei chiodi, le sferze dei flagelli, gli squarci delle piaghe, le punture delle spine.

Oh, come il Padre ne resta colpito! Come si sdegna nel vedere che tutte queste pene Te le recano fin nel tuo Cuore anche anime a Te consacrate! E nel suo dolore Ti dice: "Possibile, Figlio mio, che neppure la parte da Te eletta è tutta con Te? Anzi pare che queste anime chiedano rifugio e nascondimento in questo tuo Cuore per amareggiarti e darti morte più dolorosa, e quel che è più, tutti questi dolori che Ti danno, sono nascosti e coperti da ipocrisie. Ah Figlio, non posso più contenere lo sdegno per l’ingratitudine di queste anime, le quali Mi addolorano più che le altre creature tutte insieme!"

Ma Tu, o mio Gesù, trionfando di tutto, difendi anche queste anime e fai riparo con l’amore immenso di questo tuo Cuore, alle onde delle amarezze e trafitture che queste anime Ti danno, e per placare il Padre Gli dici: "Padre mio, guarda questo mio Cuore; tutti questi dolori Ti soddisfino e quanto più acerbi essi sono, altrettanto più potenti siano sul tuo Cuore di Padre, per impetrare loro grazie, luce e perdono. Padre mio, non li rigettare, saranno essi i miei difensori che continueranno la mia vita sulla terra."

Vita mia, Crocifisso Gesù, vedo che ancora agonizzi sulla Croce, non essendo ancor pago il tuo amore per dare compimento a tutto. Anch’io, si, agonizzo insieme con Te e voi tutti, Angeli, Santi, venite sul monte Calvario a mirare gli eccessi e le follie dell’amore d’un Dio! Baciamo le sue piaghe sanguinanti, adoriamole, sosteniamo quelle membra lacerate, ringraziamo Gesù dell’operata Redenzione, diamo uno sguardo alla trafitta Madre che tante pene e morti sente nell’Immacolato suo Cuore, per quante pene vede nel suo Figlio Dio: le sue stesse vesti ne sono intrise di Sangue; il monte Calvario n’è cosparso tutto; perciò tutti insieme prendiamo questo Sangue, preghiamo la dolente Madre che si unisca a noi, dividiamoci in tutto il mondo e andiamo in aiuto a tutti.

Aiutiamo i pericolanti, affinché non periscano, i caduti affinché si rialzino, quelli che stanno per cadere affinché non cadano; diamo questo Sangue a tanti poveri ciechi, affinché splenda in essi la luce della verità; e, in modo speciale, portiamoci in mezzo ai poveri combattenti, facciamo loro da vigili sentinelle e, se stanno per cadere colpiti da piombo nemico, riceviamoli nelle nostre braccia per confortarli, e se vengono abbandonati da tutti, se sono disperati della loro triste sorte, diamo loro questo Sangue, perché si rassegnino e venga lenita l’atrocità dei dolori; e se vediamo che vi sono anime per cadere nell’inferno, diamo loro questo Sangue divino, che contiene il prezzo della Redenzione e strappiamole a satana! E mentre mi terrò Gesù stretto al mio cuore per difenderlo e ripararlo da tutto, stringerò tutti a questo Cuore, affinché tutti ottengano grazia efficace di conversione, forza e salvezza.

Intanto vedo, o Gesù, che il Sangue a rivi scorre dalle tue mani e dai tuoi piedi; gli Angeli, piangenti, facendoti corona, ammirano i portenti dell’immenso tuo Amore. Vedo la tua dolce Mamma ai pié della Croce trafitta dal dolore, la tua cara Maddalena, il prediletto Giovanni, tutti presi da estasi di stupore, d’amore e di dolore! O Gesù, mi unisco a Te e mi stringo alla tua Croce, prendo tutte le gocce del tuo Sangue e le verso nel mio Cuore.

Quando vedrò la tua Giustizia irritata contro i peccatori, io, per placarti, Ti mostrerò questo Sangue. Quando vorrò la conversione di anime ostinate nella colpa, Ti mostrerò questo Sangue e per virtù di esso, non rigetterai la mia preghiera, perché ne ho il pegno nelle mani. Ed ora, Crocifisso mio Bene, a nome di tutte le generazioni passate, presenti e future, insieme con la tua Mamma e con tutti gli Angeli mi prostro innanzi a Te e Ti dico: "Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua Santa Croce hai redento il mondo."

Crocifisso mio Bene, Ti vedo sulla Croce, come sul tuo Trono di trionfo, in atto di conquistare tutto e tutti i cuori, e di attirarli tanto a Te, che tutti sentano il tuo sovrumano potere. La natura, inorridita di tanto misfatto, si prostra innanzi a Te, ed in silenzio aspetta un tuo detto, per renderti onore e far riconoscere il tuo dominio; il sole piangente ritira la sua luce, non potendo sostenere la vista di Te, troppo dolorosa. L’inferno sente terrore e, silenzioso, aspetta. Sicché tutto è silenzio: la tua trafitta Mamma, i tuoi fidi sono tutti muti e così pietrificati alla vista, ahi, troppo dolorosa della tua squarciata e slogata Umanità, silenziosi aspettano una tua parola! La tua stessa Umanità che giace in un mare di dolori tra gli spasimi atroci dell’agonia, è silenziosa, tanto che si teme che da un respiro all’altro Tu muoia! Che più? Gli stessi perfidi Giudei, gli stessi spietati carnefici, che sino a poco fa Ti oltraggiavano, Ti schernivano, Ti chiamavano impostore, malfattore, gli stessi ladroni che ti bestemmiavano, tutti tacciono, ammutoliscono, il rimorso li invade, e se si sforzano di lanciarti qualche insulto, questo muore sulle loro labbra. Ma penetrando nel tuo interno, vedo che l’amore rigurgita,

Ti soffoca e non puoi contenerlo; e costretto dal tuo amore, che Ti tormenta più delle stesse pene con voce forte e commovente Tu parli, dal quel Dio che sei, elevi i morenti tuoi occhi al Cielo, ed esclami: "Padre, perdona loro, ché non sanno quel che fanno!" E di nuovo ti chiudi nel silenzio immerso in pene inaudite. Crocifisso Gesù, possibile tanto amore? Ah, dopo tante pene ed insulti, la prima parola è il perdono e ci scusi innanzi al Padre di tanti peccati! Ah, questa parola la fai scendere in ogni cuore dopo la colpa e sei Tu il primo ad offrire il perdono. Ma quanti la respingono e non l’accettano; il tuo amore allora va in follie, perché Tu smaniando vuoi dare a tutti il perdono ed il bacio di pace!

A questa tua parola l’inferno trema e Ti riconosce per Dio; la natura e tutti restano attoniti e riconoscono la tua Divinità, il tuo inestinguibile amore e, silenziosi aspettano per vedere dove esso giunge. E non è solo la tua voce, ma è anche il tuo Sangue, le tue piaghe che gridano ad ogni cuore dopo il peccato: "Vieni nelle mie braccia, ché Ti perdono e il suggello del perdono è il prezzo del mio Sangue". O mio amabile Gesù, ripeti ancora questa parola a quanti peccatori stanno nel mondo; per tutti implora misericordia, per tutti applica i meriti infiniti del tuo preziosissimo Sangue, per tutti, o buon Gesù, continua a placare la divina Giustizia e concedi grazia a chi, trovandosi in atto di dover perdonare, non ne sente la forza. Mio Gesù, Crocifisso adorato, in queste tre ore di amarissima agonia Tu vuoi dare compimento a tutto, e mentre silenzioso Te ne stai su questa Croce, vedo che nel tuo interno vuoi soddisfare in tutto il Padre. Lo ringrazi per tutti, soddisfi Tu per tutti, per tutti chiedi perdono e a tutti impetri grazia che mai più Ti offendano; e per impetrare ciò dal Padre, riepiloghi tutta la tua vita dal prima istante del tuo concepimento fino all’ultimo respiro. Mio Gesù, amore interminabile, lascia che ancor io riepiloghi tutta la tua vita con Te, con l’inconsolabile Mamma, con San Giovanni e con le pie donne.

Riepiloghiamo la Vita e le pene di Gesù

Mio dolce Gesù, Ti ringrazio delle tante spine che hanno trafitto la tua adorabile testa, delle gocce di Sangue da questa versate, dei colpi che su di essa hai ricevuti e dei capelli che Ti hanno strappato. Ti ringrazio di quanto bene hai fatto e hai impetrato a tutti, dei lumi e delle buone ispirazioni che ci hai date, e di quante volte hai perdonato tutti i nostri peccati di pensieri, di superbia, di orgoglio e di propria stima.
Ti chiedo perdono a nome di tutti, o mio Gesù, de quante volte Ti abbiamo coronato di spine, di quante gocce di Sangue

Ti abbiamo fatto versare dal sacratissimo tuo capo, di quante volte non abbiamo corrisposto alle tue ispirazioni; per tutti questi dolori da Te sofferti, Ti prego, o buon Gesù, d’impetrarci la grazia di non commettere mai più peccati di pensieri. Intendo ancora offrirti tutto ciò che soffristi nella tua santissima testa, per darti tutta quella gloria che le creature Ti avrebbero dato se avessero fatto buon uso della loro intelligenza.                                          
Adoro, o Gesù mio, i tuoi SS. Occhi e Ti ringrazio di quante lagrime e sangue hai versato, per le punture crudeli delle spine, per gli insulti, le derisioni e i vilipendi sostenuti in tutta la tua Passione. Ti chiedo perdono per tutti quelli che si servono della vista per offenderti e oltraggiarti, pregandoti, per i dolori sofferti nei tuoi sacratissimi occhi, a compartirci la grazia che nessuno più Ti offenda con gli sguardi cattivi. Intendo ancora offrirti tutto quello che Tu stesso soffristi nei tuoi SS. Occhi, per darti tutta quella gloria che le creature Ti avrebbero dato, se i loro sguardi fossero fissi solo al Cielo, alla Divinità e a Te, o mio Gesù.

Adoro le tue SS. Orecchie; Ti ringrazio di quanto soffristi mentre i manigoldi sul Calvario Te le assordavano con grida e scherni. Ti chiedo perdono a nome di tutti, per quanti discorsi cattivi si ascoltano e Ti prego che si aprano le orecchie di tutti gli uomini alle verità eterne, alle voci della Grazia e che nessuno più Ti offenda col senso dell’udito. Intendo ancora offrirti tutto ciò che soffristi nel tuo SS. Udito, per darti tutta la gloria che le creature Ti avrebbero dato, se di quest’organo avessero fatto santo uso.

Adoro e bacio, o Gesù mio, il tuo SS. Volto e Ti ringrazio di quanto soffristi per gli sputi, schiaffi e scherni ricevuti, e per quante volte Ti lasciasti calpestare dai tuoi nemici. Ti domando perdono a nome di tutti, per quante volte si è avuto l’ardire d’offenderti, pregandoti per questi schiaffi e per questi sputi di far si che da tutti venga riconosciuta, lodata, glorificata la tua Divinità; anzi, o mio Gesù, intendo io stesso andare per tutto il mondo, dall’oriente all’occidente, da mezzogiorno a settentrione, unire tutte le voci delle creature e cambiarle in altrettanti atti di lode, d’amore e di adorazione. Intendo ancora, o mio Gesù, portare a Te tutti i cuori delle creature, affinché in tutti Tu possa gettare luce, verità, amore, compatimento alla tua divina Persona; e mentre perdonerai tutti, io Ti prego di non permettere che alcuno più Ti offenda, e se fosse possibile anche a costo del mio sangue. Intendo infine offrirti tutto ciò che soffristi nel tuo SS. Volto, per darti tutta la gloria che le creature Ti avrebbero dato, se nessuno avesse ardito offenderti.

Adoro la tua santissima bocca e Ti ringrazio dei tuoi primi vagiti, di quanto latte succhiasti, di quante parole dicesti, dei baci infuocati che desti alla tua santissima Madre, del cibo che prendesti, dell’amarezza del fiele e della sete ardente che soffristi sulla Croce, delle preghiere che innalzasti al Padre, e Ti chiedo perdono per quante mormorazioni e discorsi cattivi e mondani si fanno e per quante bestemmie pronunziano le creature. Intendo offrire i tuoi santi discorsi in riparazione dei loro discorsi non buoni, la mortificazione del tuo gusto per riparare le loro golosità e tutte le offese che Ti hanno arrecato col cattivo uso della lingua. Intendo offrirti tutto ciò che soffristi nella tua SS. Bocca, per darti io tutta la gloria che le creature Ti avrebbero data, se nessuna avesse ardito offenderti col senso del gusto e con l’abuso della lingua.
O Gesù, di tutto Ti ringrazio e a nome di tutti, T’innalzo l’inno di un ringraziamento eterno, infinito. Intendo, o mio Gesù, offrirti tutto ciò che hai sofferto nella tua SS. Persona, per darti tutta la gloria che Ti avrebbero dato tutte le creature, se avessero uniformato la loro vita alla tua.

Ti ringrazio, o Gesù, per quanto hai sofferto nelle tue SS. Spalle, per quanti colpi hai ricevuto, per quante piaghe Ti sei lasciato aprire sul tuo sacratissimo Corpo e per quante gocce di Sangue hai versato. Ti chiedo perdono a nome di tutti, per quante volte, per amore delle comodità, Ti hanno offeso con piaceri illeciti e non buoni. Ti offro la tua dolorosa flagellazione per riparare tutti i peccati commessi con tutti i sensi, l’amore ai propri gusti, ai piaceri sensibili, al proprio io, a tutte le soddisfazioni naturali, e intendo pure offrirti tutto ciò che hai sofferto nelle tue spalle, per darti tutta la gloria che le creature Ti avrebbero data, se in tutto avessero cercato di piacere a Te solo e di rifugiarsi all’ombra della tua divina protezione.

Gesù mio, bacio il tuo piede sinistro; Ti ringrazio di quanti passi facesti nella tua vita mortale e di quante volte stancasti le tue povere membra per andare in cerca di anime da condurre al tuo Cuore. Ti offro perciò, o mio Gesù, tutte le mie azioni, passi e movimenti, con l’intenzione di darti riparazione per tutto e per tutti. Ti chiedo perdono per quelli che non operano con retta intenzione; unisco le mie azioni alle tue per divinizzarle e le offro unite a tutte le opere che facesti con la tua SS. Umanità, per darti tutta la gloria che Ti avrebbero dato le creature, se avessero operato santamente e con fini retti.

Ti bacio, o Gesù mio, il piede destro e Ti ringrazio di quanto hai sofferto e soffri per me, specialmente in quest’ora che sei pendente dalla Croce: Ti ringrazio per lo straziante lavorio che fanno i chiodi nelle tue piaghe, le quali si squarciano sempre più al peso del tuo sacratissimo Corpo.
Ti chiedo perdono di tutte le ribellioni e disobbedienze che commettono le creature, offrendoti i dolori dei tuoi Ss. Piedi in riparazione di queste offese, per darti tutta la gloria che le creature Ti avrebbero dato, se in tutto fossero state soggette a Te.

O mio Gesù, bacio la tua santissima mano sinistra; Ti ringrazio di quanto hai sofferto per me, di quante volte hai placato la divina Giustizia soddisfacendo per tutto! Bacio la tua mano destra e Ti ringrazio di quanto bene hai operato e operi per tutti, in modo speciale Ti ringrazio delle opere della Creazione, delle Redenzione e della Santificazione. Ti chiedo perdono a nome di tutti, di quante volte siamo stati ingrati ai tuoi benefici, delle tante nostre opere fatte senza retta intenzione. In riparazione di tutte queste offese, intendo offrirti tutta la perfezione e santità delle tue opere, per darti tutta quella gloria che le creature Ti avrebbero dato, se avessero corrisposto a tutti questi benefici.

O Gesù mio, bacio il tuo sacratissimo Cuore e Ti ringrazio di quanto hai sofferto, desiderato e zelato per amor di tutti e per ognuno in particolare. Ti chiedo perdono di tanti desideri cattivi, affetti e tendenze non buone: perdono, o Gesù, per tanti che pospongono il tuo amore all’amore delle creature; e per darti tutta la gloria che queste Ti hanno negato, Ti offro tutto ciò che ha fatto e continua a fare il tuo adorabilissimo Cuore.

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