sabato 9 aprile 2011

Caro figliolo, se tu sapessi il bel regalo che ti fa la Provvidenza nel condurti davanti a me!... Io sono la tua madre, e posseggo tesori innumerevoli uniti al desiderio ardentissimo di riversarli sopra di te.. Sta dunque allegro e fatti coraggio!


Che hai?,. Non mi sembri rivestito di quella letizia che tanto mi pace... Qual fronte può non essere serena dinanzi a me'?. Deh! sveglia il tuo fervore, accendi il tuo zelo... Perchè vuoi mortificarmi col non mostrarti tutto allegro ai miei piedi?'

Siano pur gravi le angustie di un povero infermo; esso però si copre di gioia, quando vede al suo fianco un medico che può guarirlo... Figlio, io sono la medicina di tutti i mali.

In mezzo a una burrasca di mare i passeggeri non temono, quando ha con sé un bravo pilota che li rassicuri, sian pur grandi i tuoi pericoli: di che temi se nella tua navicella vi son io'?

Ma voglio che tu mi parli delle tue miserie, se vuoi che io sia la tua salute: voglio che tu mi riveli i tuoi pericoli, se brami che io te ne scampi.

Abbi confidenza in me, oh figliolo: il mio cuore non si apre davanti a quelli che non si slanciano fra le mie braccia, come tu pargoletto, usavi con la tua genitrice.

Io sono tutta soavità e dolcezza: io mi appello la Madre della Pietà e della Misericordia. Nessuno si è mai pentito d' avermi messo a parte de' suoi segreti, d'avermi ragionato delle sue sventure, di avermi scoperto le sue piaghe, d'avermi rivelata la sua povertà.

Rammentati: nelle nozze di Cana il mio cuore non potè resistere dinanzi a quella nube di confusione, che per mancanza del vino stava per cadere sopra i due sposi; e vuoi che non mi intenerisca dinanzi ad affari di più grande importanza e allo spettacolo di vere disgrazie? Apri il tuo cuore davanti a me, e lasciati beneficare da chi ti ama.

Lo so che vivi in un mondo pieno purtroppo di fallaci lusinghe, che notti e giorni ti insidiano... Lo so che le tue passioni sono vive ed ardenti... Lo so, che è grande la tua debolezza...­ che spesso ti lasci illudere, e commetti mancanze di fedeltà al mio Figliuolo... ma eccomi qui: sono pronta ad aiutarti, purchè tu sii pronto a ricevere i miei doni.

Mostrami la tua mente... Oh! perchè quei pensieri di orgoglio, di invidia, di gelosia, di vanità, di carne?.. Dammi il tuo intelletto e lo purificherò come l'oro.

Apri il tuo cuore... Di che temi? Perchè tanta ritrosia? Coraggio... Ah, povero cuore! Quanti affetti lo lacerano!,.. Quanta polvere lo deturpa ... quante ombre lo oscurano! ... Quante piaghe lo vestono!... Dallo a me... il mio Gesù pose nelle mie mani il Cuor suo, e tu dubiterai di farlo'?.. Eleggimi, o caro, regina del tuo cuore, e lo vedrai cambiato in una sorgente di felicità per te.

Dimmi adesso: il tuo esterno, come lo regoli?.. Come vegli sui tuoi sguardi?.. Come sei parco e giusto nelle tue parole?. Come custodisci le tue orecchie? ...Come ti regoli nel tutto insieme della tua persona?.. Cotesto rossore, che ti compare sul volto, è una risposta eloquentissima. Non ti scoraggiare, o figliuolo: se il tuo interno sarà nelle mie mani, il tuo esterno diventerà Santo e prezioso.

Mi prometti di metterne mani all'opera?.. Che rispondi'?.. Deh, non darmi una negativa che mi riuscirebbe troppo amara!... Non volerti avvilire!... Io sarò sempre con te ... ti spianerò ogni via... ti renderò facile quello che è difficile... Su, da bravo alzati e cammina con me nel nobile senticro delle cristiane virtù.

Torna spesso a' miei piedi, o figliuolo... innamorati delle mie lezioni... lasciati guidare da me, e non. avverrà mai, che tu metta il piede in fallo, e che tu perda il regno dei cieli.

Santa Madre di Dio, noi ci rifugiamo sotto il manto della vostra protezione, non disdegnate le nostre preghiere in qualsivoglia bisogno, ma liberate ci sempre da tutti i pericoli, o Vergine gloriosa e benedetta».