sabato 29 ottobre 2011

Inno alla Carità - 4

10°

La Carità, Gesù, non tiene conto del male ricevuto:

"Caro amico, convinciti che l'Amore sa perdonare, sa buttarsi dietro le spalle tutti i torti, le umiliazioni, le cattiverie ricevute. Proprio non le ricorda più. L'Amore riesce ad amare anche i propri nemici, perché gli amici chi non li ama? I nemici possono essere amati solo da chi ha l'Amore nel cuore.

Allora che cosa dovrai fare tu?

-  Farai come S. Teresina: "Oggi nel mondo io sarò l'Amore".

-  Quando sul tuo lavoro qualcuno "ti fa le scarpe", quando vieni attaccato, isolato, umiliato… non terrai conto del male ricevuto. Sarai l'Amore.

-  Quando nella tua famiglia non sei capito, sei frainteso, vieni ferito… sarai l'Amore che perdona, che comprende, che fa la pace.

-  Quando nella tua parrocchia o nel tuo gruppo vieni escluso, vieni giudicato, vieni provocato… anche lì sarai l'Amore che tutto perdona, che tutto dimentica, perché l'Amore è Gesù".

"L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico. Non importa, amalo. Se fai il bene ti attribuiranno secondi fini egoistici. Non importa, fa’ il bene. Se realizzi i tuoi obiettivi troverai falsi amici e veri nemici. Non importa, realizzali. Il bene che fai domani verrà dimenticato. Non importa, fa’ il bene. L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile. Non importa sii sincero e onesto.  Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo. Non importa, costruisci. Se aiuti la gente, si offenderà. Non importa, aiutala. Da’ al mondo il meglio di te e ti prenderanno a calci. Non importa, da’ il meglio di te.”                                 (Madre Teresa)

Guarda a Gesù Crocifisso e chiedi il dono dell’amore più grande.

11°
La Carità, Gesù, non gode dell'ingiustizia:

"Caro amico mio, guarda che la Carità soffre per l'ingiustizia. L'ingiustizia schiaccia l'uomo, lo ferisce, lo annulla. L'ingiustizia ha inchiodato Gesù sulla croce. L'ingiustizia è la negazione dell'amore. L'ingiustizia è l'arma con cui il maligno, l'accusatore, il divisore, cerca di perderti.

Non solo non devi godere dell'ingiustizia, ma devi combattere l'ingiustizia, devi denunciarla, devi contrastarla, devi smascherarla, devi sradicarla. Devi essere attento a non fare ingiustizie tu stesso.

Nella tua famiglia, con il tuo coniuge, con i tuoi figli, i tuoi genitori, i tuoi fratelli, è facile cadere nel pregiudizio, non prenderti il tempo di ascoltare e di capire l'altro: è facile giudicare, non accettare, reagire male, dire con cattiveria…

Nel tuo posto di lavoro è facile metterti al primo posto rischiando così di schiacciare l'altro, di annullare l'altro, di non dare all'altro il merito e la considerazione che gli è dovuta. Anche qui puoi giudicare male, puoi dire una parola tagliente che ferisce, che altera la verità.

Anche nella società, nella comunità, con gli amici è facile porti al centro dell'attenzione. Questo certamente rischia a volte di creare ingiustizie e sofferenze".

"Siate gentili e misericordiosi. Fate in modo che nessuno venga da voi senza andarsene migliore e più felice. Siate espressione vivente della bontà di Dio: bontà sul vostro volto, bontà nei vostri occhi, bontà nel vostro sorriso, bontà nel vostro affettuoso saluto. Ai bambini, ai poveri, a tutti coloro che soffrono e sono soli donate sempre un sorriso felice. Donate loro non solo le vostre cure, ma anche il vostro cuore".
(Madre Teresa)
Chiedi al Signore giusto e misericordioso il dono della giustizia.


12°
La Carità, Gesù, si compiace della verità:
         
"Carissimo amico, la verità è Gesù e Gesù è la Carità, è l'Amore. L'Amore si realizza pienamente nella verità e si compiace, gioisce della verità. Allora nella tua famiglia dirai sempre la verità, solo la verità, tutta la verità. Cioè sarai trasparente, sarai leale, sarai franco. Non terrai nascosta la verità delle cose. Non racconterai le favole, non userai giri di parole, non farai credere chissà quali cose. Sceglierai sempre la trasparenza, la verità, anche quando fa male. Dirai pane al pane e vino al vino. Dirai sì quando è sì, e no quando è no.

Sul tuo lavoro non rincorrerai secondi fini, non userai la verità a seconda di quando ti fa comodo. Non altererai il senso delle cose, ma sempre dirai le cose come stanno.
Nella tua comunità, con i tuoi amici, se vorrai essere davvero la Carità, dovrai rivestirti, riflettere, compiacerti della Verità, Gesù. In particolare, non dovrai chiudere gli occhi davanti alla realtà di milioni di fratelli e sorelle nel mondo che soffrono a causa della miseria e della solitudine”.

"C'è molta sofferenza nel mondo, fisica, materiale, mentale: la sofferenza di alcuni è da imputare all'avidità di altri. La sofferenza materiale e fisica è la sofferenza dovuta alla fame, alla mancanza di una casa, alle varie malattie. Ma la sofferenza più grande è causata dall'essere soli, dal non sentirsi amati, dal non avere nessuno. Con il tempo ho capito che l'essere emarginati è la malattia peggiore di cui un essere umano possa soffrire".
(Madre Teresa)

Ci sono nella tua giornata piccole bugie, ambiguità, ipocrisie?

Chiedi al Signore il dono della sincerità.

Chiedi al Signore di non chiudere gli occhi e il cuore di fronte alla sofferenza degli altri.


13°

La Carità, Gesù, tutto copre:

"Carissimo, devi sapere che quando si ha il cuore acceso di amore si è portati ad essere buoni, a non dare troppo peso alle cose anche negative, si pensa piuttosto in positivo, si è tolleranti, disposti a perdonare, quasi a non vedere e a non credere del tutto alle mancanze dell'altro.

Allora nella tua famiglia farai in modo che l'amore sia più grande di ogni mancanza, di ogni lacuna, cercherai di tenere il cuore acceso. Metterai sempre in evidenza le cose positive, costruirai solo sulle cose positive.

Così nel tuo lavoro, nella tua parrocchia, sarai positivo. Allargherai il tuo cuore ad accogliere gli altri, rispettandoli così come sono. Gareggerai nello stimare gli altri, nel mettere in evidenza i pregi e le cose positive e nel minimizzare i difetti e le cose negative."

" La santità non è un lusso di pochi. È un semplice dovere per voi e per me. Io devo essere santa a modo mio e voi a modo vostro. La gentilezza è alla base della più grande santità. Se imparate l'arte della gentilezza diventerete sempre più simili a Cristo, perché il Suo Cuore era mite ed Egli era sempre gentile nei confronti degli altri."
 (Madre Teresa)

Ti è facile coprire le mancanze degli altri, o piuttosto critichi, mettendo in luce i loro difetti, i loro errori?

Sei gentile con gli altri?

Chiedi al Signore la capacità di vedere soprattutto il bene che è negli altri.

14°

La Carità, Gesù, tutto crede:

“Caro amico, devi sapere che quando si ha il cuore acceso dall’Amore si arriva persino a sembrare ingenui, ma difficilmente ci si sbaglia, perché il cuore acceso dall’amore vero sa intuire cose lontane, sa fidarsi, sa affidarsi, sa di poter contare su di Lui, Gesù, la Carità.

È sempre Lui, Gesù, la vera Roccia a cui devi tenere ben ancorata la tua vita, su cui puoi costruire la tua casa, le tue scelte, il tuo futuro, la tua famiglia, il tuo onesto lavoro.

Se hai la Carità nel cuore, sai che tutto è Grazia, tutto è Dono, tutto ti è dato, e tutto tu devi impegnarti a dare, lasciandoti guidare ciecamente e totalmente da Gesù, la Carità, l’Amore che continuamente ripete anche a te:

Ho sete. Ho sete di te. Ho sete dei poveri. Portami dai poveri. Portami a casa tua. Portami nel tuo lavoro, nella tua comunità. Io sono la Via, la Verità, la Vita. Chi crede in me ha la vita, per sempre.”

“Di fronte alle difficoltà, ai dubbi e alle obiezioni, abbiate fiducia in Lui. Egli non vi deluderà.
Se Dio non fornisce i mezzi, significa che non vuole che quel particolare lavoro venga fatto.
Se desidera che venga fatto, ve ne renderà i mezzi. Perciò, non preoccupatevi.”
(Madre Teresa)

Chiedi al Signore il dono di una fede più grande.

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