sabato 12 marzo 2011

Colloqui Eucaristici - 8 parte -

LA DONAZIONE

A - "Oggi voglio rendere a Te il triplice omaggio di tutto il mio essere: adorazione, riparazione, ringraziamento.

Io sono nulla, ma chiedo a Te di colmare il mio nulla con i meriti infiniti della tua Incarnazione, della tua Passione e della tua Morte e Risurrezione.
Posso chiederti questo? "

R - "Non solo puoi, ma devi farlo. Offrimi il tuo nulla e la tua debolezza e chiedimi di sostituirti; non resisterò. Copriti dei miei meriti, prendi il mio amore per amarmi. Prendi la mia umiltà, la mia pazienza per assomigliarmi.

Non meravigliarti di essere fragile, ma metti la tua fragilità nelle mie mani forti e il dolore delle mie piaghe riparerà ogni tuo errore.

Così non sarò solo il tuo modello, ma anche il tuo aiuto.

Offri i miei meriti al Padre per adorare la sua maestà, la sua onnipotenza, ma anche la sua misericordia con la quale compie sempre giustizia d'amore verso i suoi figli...

Offri i miei meriti al Padre in riparazione del tuo passato e di tutti i peccati del mondo. È questa l'offerta dei miei amici, dei miei intimi, di quelli che mi aiutano a convertire tanti peccatori. Pensa ad essi ed abbi la mia sete per la loro salvezza...

Offri i miei meriti al Padre in ringraziamento del Salvatore che ha mandato al mondo. Sono così pochi quelli che ringraziano, perché sono pochi quelli che sanno che la riconoscenza, anche per le più piccole grazie ricevute, ne attira altre, irresistibilmente. Un grazie d'amore è dolce al mio Cuore più di quanto tu non immagini.

Ma offri anche le tue pene, i tuoi problemi, i tuoi sacrifici per l'esatto adempimento dei tuoi doveri; offri tutto questo perché Io attiri altre anime, come ho fatto con te, ti potevi perdere, e invece..."

La fede

A - "Signore, sì, io ti ringrazio per il tuo amore, ma ti prego: Signore, aumenta la mia fede perché nessuna delle tue parole vada perduta. "

R - "Si parla tanto oggi di Fede e non si vuole capire che la Fede vera è donazione, così come la donazione è l'inno meraviglioso della fede. Non basta dire: Io credo. È solo di comodo. Bisogna viverlo questo Credo, e questo vivere è donazione totale e incondizionata. Vivere il Credo significa avere una fiducia illimitata nella Santissima Trinità e donarsi ad essa senza riserve; significa credere al Vangelo, così come Io ve l'ho dato, senza stravolgimenti comodi alla mentalità del mondo. La donazione di sè è l'espressione più viva e vibrante dell'amore, è il linguaggio più eloquente ed incisivo della fede.

Non mi sono donato a voi nell'Eucaristia per dimostrarvi quanto è grande e potente l'Amore Divino?

Perché oggi c'è chi dice che l'Ostia Consacrata è solo un segno e non il mio vero corpo, e non tutto me stesso? Perché manca la Fede. Hanno studiato, dicono; si credono sapienti. Poveri stolti!

"Ma il Figlio dell'uomo quando verrà, troverà ancora la fede sulla terra?': (Lc. 18 - 8)

Chi crede mi ama e chi ama desidera esprimersi attraverso il dono; chi è amato vede nel dono stesso l'affermazione di questo amore. Il dono di Me lo avete sempre e siete sempre certi che Io vi amo. È il dono di voi che mi manca, perché nell'amarmi siete deboli e distratti dalle cose del mondo, perché non credete più nella mia reale presenza, nella SS. Eucaristia, fino a negarmi l'adorazione a me dovuta? Non sono forse il vostro Dio?

Voglio la vostra donazione totale e incondizionata, ma essa presuppone l'annientamento, frutto di umiltà e di amore. Questa donazione, per essere veramente capita e vissuta, ha bisogno di tutta, tutta la vostra fede.

È necessaria una Fede integra, e semplice, senza mescolanza di superstizioni, senza desiderio dello straordinario, senza condizioni. Solo con questa fede potrete capire, assimilare, vivere quanto il mio Cuore vi chiede per la vostra donazione.

Poiché tutto comincia dalla Fede e tutto è proporzionato dalla fede nel vostro cammino verso Dio, occorre che la fede venga scoperta, affermata, accresciuta ogni giorno. Nelle diverse condizioni in cui vi trovate, in qualunque problema vi dibattete, c'è sempre modo di riscoprire e riaffermare la fede.

Quando eravate bambini la vostra fede era bambina, ma ora deve crescere con voi e divenire adulta. La Fede è un atto di intelletto che conosce una verità e vi aderisce per l'autorità di Dio. Solo per questo.

Non perché la parola di Dio sembra molto logica, non perché fa piacere aderirvi, non perché ciò che rivela è comodo, è bello, ma solo perché è Dio che ha parlato."

A - "Poiché la nostra fede oggi è aggredita da ogni parte, come conservarla, come accrescerla? "

R - "La fede racchiude una immensa ricchezza per la vostra vita spirituale, ed è la ricchezza di Dio stesso cui la Fede si riferisce. Per accrescersi ha bisogno di questi tre mezzi:

1. Più vi avvicinate a Dio con la grazia, l'annientamento, l'umiltà, più la vostra fede cresce, diventa vivificante, integra, granitica, perché cresce il possesso di Dio da parte vostra e questo possesso vi facilita la donazione.

2. La Fede, che in voi è posta in embrione dallo Spirito Santo, ha bisogno di continuo nutrimento per essere sempre più vera. Questo nutrimento è la conoscenza di Me, attraverso il mio Vangelo realmente capito e coscientemente vissuto. È preghiera continua, è dialogo con Me nell'Eucaristia: dialogo aperto nella sincerità dell'amore...

3. La Fede, questo dono meraviglioso che vi fa veri discepoli del Divino Maestro, ha bisogno della vostra iniziativa, che è ricerca senza cavilli, che è preghiera umile e costante, che è movimento della volontà perché l'intelletto aderisca...

Questi tre mezzi faranno della vostra fede la spina dorsale di tutta la vostra vita che vi consentirà di camminare speditamente verso la perfezione e di vivere quella donazione totale e incondizionata, che è sostanza della vita cristiana e condizione per vivere in intimità con Me.

L'anima che crede in Me mi vuole, mi cerca amandomi, si dona a Me fino a costituire con Me una cosa sola, perché la mia vita pulsi in essa.

È questa fede che rende possibile la donazione.

Ancora una volta devo chiedere l'adesione della vostra volontà, perché, se l'atto di fede è un atto d'intelletto, affinché esso possa avvenire, ha bisogno dell'ordine della volontà, e questa deve impartire l'ordine, non può fare a meno di impartirlo in quanto ha riconosciuto l'autorità del teste che è Dio.

Se quest'ordine non viene impartito è segno che la volontà è paralizzata da un orgoglio che le impedisce di accettare l'atto più certo, più capace di dare garanzia, quale è appunto l'autorità di Dio rivelante.

"Se avrete fede e non dubiterete, se direte a questo monte: Levati di lì e gettati nel mare, ciò avverrà" (Mt. 21- 22)

Perché credete nella mia presenza eucaristica? Perché Io ve l'ho rivelata e voi umilmente accettate.

Quando Io ho detto: "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue" ho fatto una affermazione solenne con l'autorità che mi veniva dall'essere il vostro Dio e il vostro Salvatore.

Volevo farvi sapere, capire, credere che il mio immenso amore per voi mi spingeva a realizzare il grande Mistero Eucaristico della mia perenne e reale presenza in mezzo a voi. Dopo avervi redenti, volevo essere la vostra consolazione, la vostra forza, il vostro conforto in ogni giorno della vostra vita. Io mi sono donato a voi, e voi? Non capite quanto è grande il mio amore?

Come vedete, non è solo questione di luce. Dio la dà la luce a piene mani. È questione di umiltà e di energia spirituale, quella energia che proviene dalla fede, dalla preghiera, dai sacramenti, dalla vicinanza a Me eucaristico...

Se mi amate, venite a Me, ascoltate la mia voce e, poiché potete credermi, dovete credermi. Se non c'è una grande fede, anche l'Eucaristia si fa distante dalla vostra vita, e la donazione di voi a Me diventa impossibile, e la nostra intimità svanisce.

La certezza della Fede la raggiungete razionalmente, ma lo splendore della fede dipende da tutte le cose che vi danno splendore di grazia, e la più grande di queste cose è la mia presenza eucaristica dentro di voi.

Cercatemi, ricevetemi con più amore, datemi la vostra generosità e questa aumenterà la vostra fede. Ma invocatemi spesso durante la giornata e lo vi farò sentire tutto il mio amore e darò forza alla vostra donazione.

È così labile e misera la fede del mondo. Dappertutto si cercano miracoli; si vuole il miracolo ad ogni costo, e se non c'è, si rifiuta la fede. Ma la fede si riferisce a cose invisibili e quando c'è il miracolo, voi vedete e cessate di credere.

Vedete come agisce Dio: i più grandi misteri si realizzano fuori dagli sguardi degli uomini, come l'Incarnazione, la Natività, la Risurrezione, come questa Redenzione continua che si ripete ogni giorno sugli altari con miracoli di conversioni che nessuno vede e che sono i più grandi...

Datemi il vostro cuore ed io lo purificherò. La Fede sta prima nel cuore che nella mente. Ma ho bisogno di un cuore puro, senza le nebbie delle passioni e dei vizi, senza i veli dell'orgoglio e della presunzione, disponibile all'amore sincero.

Basta avvicinarsi a Me con amore, anche solo con il desiderio dell'amore...

A me basta anche un sospiro d'amore.

La fede di quelli che credono perché hanno visto il miracolo, non ha radici in se stessi, nel loro cuore, nella loro volontà; essa attesta il miracolo, ma non Mi glorifica.

"Chi crede nel Figlio ha la vita eterna; chi non obbedisce al Figlio non vedrà la vita, ma l'ira di Dio incombe su di lui" (Gv. 3 - 36)

La fede di quelli che credono senza aver visto ha radici in loro stessi, nella loro libera volontà che dirigono verso di Me per glorificarmi. La loro fede Mi onora. Essi credono nella mia presenza invisibile e, poiché ascoltano la mia voce, li chiamo alla mia intimità...

Nell'Eucaristia e sempre, Io sono una cosa sola con loro.

Non cercatemi altrove. Cercatemi dentro di voi. Io parlo al vostro cuore, cercatemi con amore perché Io sono Amore. Credete in Me con una fede che non crolla di fronte ad alcuna difficoltà, con una fede viva che alimenta in voi l'amore che porta alle opere di comprensione, di collaborazione, di misericordia, così che la luce che vi è data risplenda davanti agli uomini e la vostra donazione sia efficace per la loro salvezza. "Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, nè si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei Cieli" (Mt. S -14, 16)

Se ogni anima facesse "risplendere davanti agli uomini la parte di luce" che le è affidata, il faro di luce che è la Chiesa risplenderebbe irresistibilmente, e ogni famiglia sarebbe un focolare di amore e di luce, e i figli sarebbero la consolazione mia e di tutti.

Datemi una fede concreta, resa più viva ed operante da un'intensa preghiera, fatta di donazione totale e incondizionata, e dal profondo della vostra anima sentirete salire una dolce voce: "Sono lo. Sono Io che desidero vivere in voi. Prestatemi la vostra umanità perché Io operi in essa per la vostra santificazione e per la salvezza del mondo".

Chi vuol vivere la fede apre il proprio cuore agli altri, a chi non crede, non prega, non ama, a chi ha problemi morali, psicologici, materiali che da solo non riesce a risolvere, a chi è solo, non ha pace, non ha amore. E si dona ad essi dimenticando se stesso, come Io ho dimenticato Me stesso per salvare voi.

Chi vive la fede fa sentire la presenza di Dio nella propria casa, nel cuore dei propri figli, nel cuore degli amici e in ogni ambiente, vivendo la gioia, donando la gioia, insegnando la gioia che proviene dalla certezza che Dio c'è, che Io sono con voi ogni giorno, per donarvi tutto il mio amore; che Io vi seguo come il padre più amorevole segue i propri figli, e ho preparato per ognuno di voi un premio che tutte le meraviglie dell'universo sono neppure un'ombra in confronto.

Chi vive di Fede testimonia questa verità.

Questa è Fede perché questa è donazione, e questa fede vissuta vi fa essere luce.

"Chi crede in me (…) fiumi di acqua viva sgorgheranno dal suo seno" (Gv. 7-37, 38)

Questa è Fede perché è la certezza che distingue coloro che mi conoscono dalla gente tormentata come da un complesso di inferiorità, che dubita di tutto, che affronta sempre le verità del Vangelo con tante problematiche.

Questa gente pare abbia sempre qualcosa da nascondere, come se le idee del Vangelo fossero indegne di essere manifestate alla luce, come se la mia presenza eucaristica non fosse la salvezza del mondo. Così fanno torto a se stessi per l'incoerenza in cui vivono e per la tristezza che portano in cuore, e fanno torto a Dio negandogli il diritto della loro testimonianza. Ma quel che è peggio, gli negano la Fede totale e il proprio amore e non ne possono ricevere il contraccambio.

Se oggi Io chiedo la vostra donazione, è perché il mondo, proprio oggi, più che mai ne ha bisogno. Soprattutto ha bisogno che sia proprio il generoso dono dei figli fedeli a ravvivare nelle mani del Padre la fiaccola del perdono e dell'amore...

Mentre mi adorate nell'Eucaristia, chiedete misericordia per le famiglie dove avvengono troppi scandali e per il mondo intero che "è posto nel maligno". Voi però arriverete alla donazione vera, manifestando ogni giorno la fede davanti a tutti, intensificando la preghiera cosciente e responsabile, rendendo il sacrificio quanto più possibile simile al fiat della Madre, rendendo l'azione, richiesta dall'apostolato eucaristico, penetrante e trasformante, anche se nascosta e prudente. Venite a Me, nutritevi di Me ed Io vi darò forza, coraggio e perseveranza.

"Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete". (Mt. 21- 23)

A - "Sì, Gesù, noi vogliamo seguirti, facendo quanto ci insegni. Oggi però è tanto difficile difendersi dal mondo e affrontarlo efficacemente, perché ogni giorno ci presenta nuove idee errate in maniera subdola, che ci confondono e quasi ci inducono a dargli ragione...
È più facile stare in guardia da un'eresia chiaramente pronunciata, che da certe idee presentate come parte della cultura moderna, che creano stati d'animo contrari alla fede senza che nemmeno uno se ne accorga."


R - "È la nuova arte del Maligno che sa adattare ai tempi la sua azione malefica, e intensifica la sua battaglia con le arti più subdole.

Ma non temete: egli non ha vinto le guerre anche se possiede le armi più affinate da mettere in campo.

Ora ha scatenato il vento del modernismo e della malata contestazione e dissacrazione, della negazione di tutte le verità di fede e alimenta i suoi errori con dottrine che la gente non conosce, e appunto per questo ne assimila gli elementi più comodi, più conformi al proprio modo di vivere umano, quindi più deleteri.

Ognuno si fa una religione e una morale su misura dei propri istinti e dei propri gusti, non curandosi della realtà oggettiva della Rivelazione e della Redenzione, non curandosi della sublime realtà della mia Chiesa che Io vi ho dato quale sacramento di salvezza, depositando in essa l'unica mia rivelazione destinata a salvarvi.

Si è fatto credere che ciò che più vale è esistere, è lo stare bene.

Questo ha portato a mettere in evidenza il fatto dell'esistere per se stesso, non del suo fine, non dei suoi modi. Ha esaltato il possedere, l'edonismo, e ha provocato il decadimento dei valori che erano sostenuti dall'idea del bene, del buono, dell'eterno.

Così sono emersi i fatti più penosi: l'angoscia e il nichilismo, che hanno partorito il pessimismo.

Niente più speranza, niente più visione di una vita futura che esalta, che premia, che incorona la vita terrena.

Questo perché l'uomo sarebbe azionato da due princìpi: il principio del sesso e il principio della morte, uno più macabro dell'altro.

Accettando questi princìpi si è arrivati al disprezzo di tutto e di tutti e si è contenti se si può arrivare a denigrare chiunque abbia fatto qualcosa di buono: l'autorità, i grandi nomi della storia.

Non avete più stima l'uno dell'altro per il gusto recondito di trovare in ognuno il bassofondo melmoso, senza misericordia per nessuno.

Allora anche i miei santi che sono in mezzo a voi non li riconoscete, perché il vostro occhio malato non vede la luce, il bello, la bontà, ma solo le tenebre.

Avete dimenticato che Io vi avevo detto: "Non giudicate per non essere giudicati, perché con la misura con cui giudicate sarete misurati" (Mt. 7-1,3)

Perché osservi la pagliuzza nell'occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? (…) Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello" (Mt. 7 - 3, 6)

Voi, invece, non vi amate, ma vi adirate l'uno contro l'altro, vi emarginate a vicenda e la discordia turba i vostri giorni e le vostre notti, e la pace non trova posto nelle famiglie e nel mondo.

Se avete l'abitudine mentale di sottovalutare i vostri fratelli, di attribuire ad essi sempre un'intenzione cattiva, di andare a rimescolare sempre il peggio nella loro vita, correggetevi, perché con questo piombo osceno nell'anima non vi innalzate verso l'amore, verso la bontà di cui quell'abitudine mentale è la negazione."


A - "Ecco le dottrine più diffuse dalla cultura moderna, che ci confondono e che ci causano perversioni morali che non si catalogano e sono peggiori di quelle passate.
Che cosa fare allora? "

R - "Rigeneratevi nell'acqua della semplicità, della purità e della verità che è nella parola di Dio. Rigeneratevi nel mio Vangelo; ad ogni problema rifatevi al mio Vangelo, perché non c'è altro mezzo per uscire da queste perversioni e non continuare a credersi cristiani avendo una trama di vita pagana e totalmente estranea all'autentica fede cristiana e ai suoi insegnamenti di comprensione e di amore.

"Se aveste fede quanto un granellino di senapa, potreste dire a questo gelso: sii sradicato e trasportato in mare, ed esso lo farebbe". (Lc.17 - 6) Azionate in voi il principio della fede che vi salva. Vivete la fede fino a giungere alla donazione quale espressione più viva e vibrante dell'amore verso Dio e verso i vostri fratelli.

Azionate il principio dell'amore che Io desidero far crescere in voi, e ogni volta che Mi ricevete nella Comunione donatevi totalmente a Me perché sia efficace la vostra testimonianza cristiana.

Realizzerete allora con Me il dialogo migliore, perché vi esprimerete con il linguaggio più eloquente ed incisivo, il linguaggio che esprime il dono di voi, e porterete il medesimo dialogo nelle famiglie. Non potete amarmi veramente se mi rifiutate il dono di voi.

Io vi ho dato tutto... Anche me stesso come cibo. Voi dovete darmi la vostra volontà e il vostro cuore...

Ora Io affido a voi, miei cari, un grande compito: non solo voi, ma ogni creatura che incontrate nel vostro cammino e che chiede la vostra comprensione, deve poter arrivare ad una donazione completa, costante, irreversibile alla Trinità Divina e alla Madre del Verbo e Madre dell'Eucaristia.

"In verità, in verità vi dico: Chi crede in me, farà anch'egli le opere che io compio e ne farà maggiori di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa domanderete al Padre in nome mio la farò, affinché sia glorificato il Padre nel Figlio. Se mi domanderete qualcosa in mio nome, io la farò" (Gv. l -12,14)

Come Io mi dono costantemente a voi e non mi sono mai fermato davanti ai vostri peccati, alle vostre ingratitudini, alle vostre dimenticanze, ma vi ho amati nonostante tutto, così voi non dovete trovare ostacoli nel credere a me e nell'amarmi.

Non vi spaventi la pochezza del dono che voi siete coscienti di poter offrire, perché è proprio questa pochezza, è la vostra miseria, è la vostra debolezza, è la vostra incapacità di donazione totale che Io voglio, perché il cumulo di tanta pochezza lavato nel mio Sangue, bruciato nel mio amore, se non si distrugge perché inerente alla natura decaduta e colpevole, per la mia misericordia però perde le sue scorie e diventa gemma preziosa per la gloria della Trinità Divina.

Incominciate ad adempiere questo compito con le persone che amate, così il vostro amore sarà messo al riparo da ogni egoistica deviazione e la vostra fede sarà per loro insegnamento di fedeltà nel sacrificio, nella dedizione, nella rinuncia, nell'annientamento continuo. Poi portate questo spirito di donazione nelle famiglie che, oggi più che mai, hanno bisogno di staccarsi dallo spirito del mondo sempre più abbruttito nel putrido fango di tutte le colpe.

Il lavoro che deve essere fatto nelle famiglie, il lavoro necessario deve consistere nel far emergere dalla coscienza di ognuno le convinzioni maturate circa le verità contenute nel mio Vangelo.

Insegnate a guardarmi, ad ascoltarmi, a ricevermi nell'Eucaristia dopo una buona confessione, a non lasciarmi nonostante il frastuono immorale che si riversa in ogni casa...

È questo frastuono che dovete combattere. Insegnate questi precetti che Io insegno a voi, perché "chi li osserverà e li insegnerà agli uomini, sarà considerato grande nel regno dei cieli". (Mt. 5 -19)

Per le seduzioni del mondo e per l'abbandono di Me eucaristico, la famiglia umana perde sempre più il suo vero orientamento, dimentica la sua grandezza e la sua missione, non sa più quale è il suo fine ultimo.

Ed è questo il motivo del caos, dello sbandamento che porta spesso alla lotta più dolorosa, alla contestazione più amara e imprevedibile, alla divisione irreparabile. Il grande fiume dell'umanità messo da Dio nel suo giusto alveo perché vada sicuro verso il felice mare della Trinità Divina, ha bisogno di tutta la vostra fede, di tutta la vostra donazione per non continuare a rompere gli argini, invadendo, seppellendo sotto il suo putrido fango parte delle terre migliori: le famiglie ancora cristiane, ancora rispettose della sacralità del matrimonio e della vita.

Non potete rimanere inerti di fronte al rovinare di tante famiglie, ma dovete prontamente rafforzare gli argini con la donazione di tutte le vostre energie, di tutta la vostra preghiera, di tutto il vostro sacrificio e di tutto il vostro amore per Me eucaristico.

Venite a Me nell'Eucaristia per ricevere la forza d'animo e la determinazione di cui avete bisogno.

Io ho messo nel vostro cuore un grande fuoco d'amore, e voi andate avanti umilmente, nascostamente, ma ad ogni costo, ricordandovi che le contrarietà, le incomprensioni, i sacrifici, le sofferenze sono i chicchi che formano la spiga.

I chicchi saranno macinati e formeranno l'Ostia, e poi Io verrò ad abitare in voi, e si vedranno le meraviglie della Trinità Divina.

"Io sono la luce del mondo; chi segue me non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita". (Gv. 8 -12)
Voi agite ed agirete umanamente, ma non dimenticate che tutto il vostro operato deve essere divinizzato.

La via per ottenere questo è il vostro abbandono sul cuore della Vergine Madre. Ella, perché Madre, è il gradino per giungere alla perfezione, è Colei che permette a tutte le cose umane della vostra vita di diventare divine perché le offre tutte a Me e fa sì che tutte le cose che sono divine scendano al vostro livello, ponendo Me nel vostro cuore.

L'umanità che è in voi, che vi circonda, che vi sommerge, continuerà a causarvi difficoltà, carenze, limitazioni, ma a tutto questo c'è una soluzione che Io ho messo accanto a voi e che si chiama: la Vergine Madre di Dio e Madre vostra.

Invocatela senza sosta, amatela con tenerezza di figli, affidate a Lei la vostra vita ed Ella vi condurrà ogni giorno a Me."

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