venerdì 11 febbraio 2011

I 15 Venerdì in riparazione del Sacro Cuore

Maria Santissima viene onorata dai fe­deli, non solo con la pratica dei Primi Cinque Sabati di mese, ma anche con i Quindici Sabati consecutivi. Quante grazie elargisce la Regina del Cielo a coloro che la onorano nei Quindici Sa­bati! (adesso nel 2008 sono … 20 e non 15)
Come "si vede, in questa devozione c'è stato un crescendo sempre maggiore.

Si potrebbe domandare: Perché non onorare anche il Sacro Cuore con la pra­tica dei Quindici Venerdì consecutivi? Forse Gesù non merita un ossequio si­mile a quello della Madre sua Santis­sima? Forse e meno fruttuosa alle ani­me la devozione dei Quindici Venerdì?

Tutt'altro!... Gesù merita, quanto la Ma­donna e più ancora. Egli è fonte di ogni tesoro, fonte alla quale attinge la stessa Regina del cielo.

Si dirà: Non bastano i Nove primi Venerdì di mese? Perché aggiungerne altri?

Nel bene non c'è limite. La Comunio­ne riparatrice del Primo Venerdì con­sola tanto il Cuore di Gesù; e poiché in questi tempi le offese a Dio si molti­plicano oltre ogni credere, è conveniente moltiplicare le Comunioni riparatrici.

Da relazioni pervenute mi consta che Sacerdoti e fedeli hanno preso con slan­cio la devozione dei Quindici Venerdì. È ormai grande il numero di coloro che iniziano il turno delle Comunioni e molte sono le grazie che si ottengono. Son ve­nuto a conoscenza di tanti favori spe­ciali, accordati dal S. Cuore: guarigioni, collocamenti a lavoro, riuscita nei con­corsi, ritorno della pace in famiglia, con­versioni di peccatori...

Questa devozione, che in poco tempo ha varcato i confini d'Italia, già si dif­fonde in tutto il mondo. Il manuale è tradotto in altre lingue: francese, ingle­se, spagnolo, portoghese.

Ogni giorno nella Messa prego per co­loro che s'interessano di promuovere que­sta pratica.

AI SACERDOTI

Rivolgo la parola ai miei fratelli nel Sacerdozio.

- Siamo noi, o fratelli, i Ministri del Sommo Iddio sulla terra. Le anime che ci sono affidate dalla Provvidenza, indi­rizziamole al Sacro Cuore e spingiamole alla riparazione.

D'ordinario i fedeli ci seguono nelle iniziative sante. Dunque, tutto sta ad avere zelo nell'esercizio del nostro sacro ministero.

Il presente opuscolo può servire di guida nella pratica dei Quindici Venerdì. Quante grazie largirà il buon Gesù a quei Sacerdoti, che si faranno promoto­ri di tanto bene!

ALLE ANIME PIE

Gesù disse a Santa Margherita Alaco­que: Il nome di coloro che diffonderan­no la mia devozione, sarà scritto nel mio Cuore e non verrà cancellato giammai!

Voi, o anime pie, desiderate che il vostro nome sia scritto nel Divin Cuore? Diffondete la devozione dei Quindici Ve­nerdì! Parlatene in famiglia e tra i co­noscenti! Propagate foglietti e pagelline, che istruiscono sul modo di santificare questi Venerdì.

L'apostolato di tale devozione vi ren­derà care a Gesù e le divine tenerezze si riverseranno sul vostro cuore.

SCOPO
Lo scopo principale dei Quindici Ve­nerdì è di rendere onore e riparazione al Cuore di Gesù.

Adunque, uno dei mezzi più efficaci per impetrare i divini favori, è il pro­mettere di cominciare con fede ed amo­re i Quindici Venerdì consecutivi. Tut­te le grazie si possono domandare con le Comunioni riparatrici, tanto le spiri­tuali quanto le temporali.

Riguardo a ciò che si chiede a Dio, si noti quanto segue:

Se il favore che si domanda e confor­me ai voleri di Dio, e quindi utile al­l'anima, la grazia verrà; se tardasse a venire, si ripeta un'altra serie di Quin­dici Venerdì, in conformità a quello che disse Gesù: Battete e vi sarà aperto; chiedete e vi sarà dato.

Se la grazia che si desidera, non è per il momento utile all'anima, in tal caso Iddio darà un'altra grazia, che for­se sarà maggiore di quella aspettata.

Chi inizia la pratica dei Venerdì, pro­curi di vivere in grazia di Dio e se per caso cadesse in grave peccato, si rialzi subito, perché se l'anima non è nell'ami­cizia di Dio, non può pretendere di rice­vere i divini favori. (…)

NORME PRATICHE
Il primo turno dei Quindici Venerdì comincia verso la metà del mese di mar­zo, per finire l'ultimo Venerdì di giugno.

il secondo turno comincia verso la metà di settembre e si chiude l'ultimo Venerdì dell'anno.

I due turni si facciano con solennità nelle Parrocchie, nelle Rettorie e negli Istituti Religiosi.

Ciascuno, privatamente, può compie­re la serie dei Quindici Venerdì in qua­lunque periodo dell'anno. Quando però si aspettano grazie importanti, e consi­gliabile che diverse persone svolgano la pia pratica assieme, servendosi dell'ap­posito manuale.

In casi urgentissimi si possono fare quindici Comunioni di seguito, cioè si compie la pratica in due, settimane.

Chi per impedimento o per, dimenticanza non potesse comunicarsi in qual­che Venerdì, potrebbe supplire in un giorno qualsiasi, prima che giunga l'al­tro Venerdì.

Quando coincide il Primo Venerdì del mese, la Comunione soddisfa all'una ed all'altra pratica.

Tutti i Venerdì, per quindici settima­ne, si riceva la Santa Comunione in ri­parazione delle offese che si fanno a Dio.

Non occorre confessarsi volta per vol­ta che ci si comunica; è necessario tro­varsi in grazia di Dio.

Si raccomanda di far bene la Santa Confessione, cioè:

1) Non nascondere per vergogna qual­che grave peccato;

2) Detestare tutti i peccati mortali.

3) Promettere di fuggire le occasioni prossime del peccato.

Se la Confessione mancasse di qual­cuna di queste tre condizioni, divente­rebbe sacrilega, come pure sarebbe sa­crilega la Santa Comunione.

Ad ogni Venerdì e suggerito un fioret­to settimanale: si pratichi fedelmente. Le anime generose, allorché ricevono qualche grazia, non dimentichino di es­sere riconoscenti al Cuore di Gesù; un ottimo ringraziamento potrebbe essere il rifare i Quindici Venerdì.

QUALI GRAZIE DOMANDARE

I bisogni di ognuno sono molteplici. Con i Quindici Venerdì si può chiedere qualunque grazia; però le grazie più im­portanti, e forse meno richieste, sono quelle spirituali.

Si raccomanda di chiedere al S. Cuo­re specialmente le grazie qui elencate:

1) Sapere scegliere lo stato della vita, in conformità ai voleri di Dio.

2) Avere la forza di fuggire qualche occasione di peccato.

3) Poter morire coi Santi Sacramen­ti, in grande serenità di spirito.

4) Ottenere la pace nella famiglia.

5) Trovare un buon compagno o una buona compagna della vita, cioè poter fare un fidanzamento morale e religioso. Chi domanda questa grazia, assai impor­tante, prometta a Gesù di passare san­tamente il periodo del fidanzamento.

6) Dare suffragio ai defunti. È un ot­timo mezzo per refrigerare i propri Morti, poiché Gesù, consolato con tante Co­munioni Riparatrici, in cambio console­rà le Anime del Purgatorio.

7) Ottenere la provvidenza necessaria in famiglia, col trovare qualche posto di lavoro...

8) Riuscire in qualche esame impor­tante, specie nei concorsi.
9) Impetrare la pace del cuore e la serenità nella vita spirituale.

10) Convertire anime peccatrici. La conversione di qualche persona e la gra­zia più importante e più difficile; spes­so conviene ripetere i turni dei Quindi­ci Venerdì. In tal modo diminuisce la forza di Satana ed aumenta la grazia di Dio sino al completo trionfo.

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