Nel pittoresco villaggio della Germania pareva fatto di marzapane: Era dicembre, e le case avevano il tetto coperto da un manto bianchissìmo, splendente alla tenue luce del sole d'inverno, che sembrava giocare a nascondino con le nuvole. Di notte, le palline colorate degli alberi natalizi, il denso fumo dei caminetti e il profumo del pane al miele facevano prender tutto un'apparenza di sogno. Un'atmosfera di giubilo regnava nei cuori e i bambini cominciavano a confezionare, con le proprie mani, regali da offrire al Bambino Gesù dopo la Messa dell'aurora nella chiesa matrice.
Rudolf era il figlio maggiore di una numerosa famiglia. Aiutava la madre a coltivare l'orto ed aveva molta pratica nei lavori di campagna. In quel momento stava segando, con decisione ed energia, un grande ceppo di legno trovato nel bosco.
Un po' alla volta arrivarono i fratelli ad aiutarlo. Insieme, decisero di offrire in regalo a Gesù Bambino una nuova culla, poiché quella del presepio della chiesa matrice era rozza e molto rovinata. Segarono, lisciarono, batterono chiodi, levigarono e la ornarono con paglia e rami di pino. Il mobiletto fu presto bello e pronto, fatto con tanto amore.
Ore dopo giunse la madre, la signora Gertrude. Era diventata una donna cupa dopo la morte del marito, ma la cosa peggiore era stata la sua improvvisa perdita di fede Siccome la famiglia era povera, con quattro bambini ancora piccoli, aveva bisogno di lavorare per cui lavava i panni e faceva servizio in altre case per poterli mantenere. Invece di chiedere aiuto al Cielo, confidando nel buon Dio, che a nessuno nega la sua protezione, si ribellò per la sua situazione.
Vedendo la culla e indovinando a cosa serviva, fu presa dalla collera e la gettò sul fuoco del caminetto, dicendo: - Vi ho già detto che quest'anno per noi non ci sarà Natale! Cosa andiamo a celebrare? Se il Bambino Gesu esistesse ci aiuterebbe, oltretutto, non abbiamo denaro per la legna. Questi pezzi di legno sono venuti a proposito col freddo che fa, e noi abbiamo bisogno di alimentare il fuoco. Con il volto scuro, se ne andò in cucina a preparare da mangiare.
I bambini cominciarono a piangere. Franz disse a voce bassa tra i singhiozzi: - Rudolf, vuol dire che... non potremo offrire neppure un regalo a Gesù Bambino?
- Coraggio! Penseremo, a qualcos'altro...
Helga, la più piccina rispose: - Possiamo farGli un bel vestitino! Cercarono alcuni ritagli nella scatola per il cucito della madre. Ma non avevano tessuto sufficiente e ancor meno mani abili per confezionarlo… Anette ebbe l’idea di preparare biscotti e panini al miele ma la mancanza di provviste e doti cucinarie tolse loro la voglia di fare. Ralf pensò allora di comporre una musica. Prese il suo flauto e cominciò a suonare, ma era tutto così stonato...
La signora Gertrude, attratta dalla confusione, si diresse alla sala.
- Smettetela con questo baccano, perché i vicini fra poco vorranno sapere che cosa sta succedendo!
Helga, con voce tremula, ribatté: - Ma, mamma, solo la nostra famiglia non commemorerà il Natale!...
- Questo non mi importa! Se questo Gesù, di cui parlate, fosse davvero un Dio, avrebbe già migliorato la nostra misera condizione.
Tutti rimasero molto tristi e imbronciati. Quando la madre uscì, Franz disse ai fratelli:
- Andiamo a pregare, a chiedere alla Madonna che ci aiuti a trovare un regalo per il suo Divino Figlio! - E per toccare il duro cuore, di mamma... - aggiunse Ànette.
Si inginocchiarono tutti e pregarono con molta devozione e pietà. Alcuni giorni dopo, Rudolf andò al villaggio vicino per vendere i prodotti coltivati nell'orto. Alla fine del lavoro, una signora, osservando la loro responsabilità e impegno, diede loro una bella rosa del suo giardino d’inverno, per far loro cosa gradita. Il volto di Rudolf si illuminò! Eccolo il regalo per Gesù Bambino! Un fiore così bello, in pieno inverno, era una rarità! Ritornò di corsa, per mostrare ai fratelli come la Madonna avesse dato ascolto alle loro preghiere. Per precauzione nascosero molto bene il fiore in una scatola, in modo che non fosse distrutto dalla madre.
Giunta la vigilia di Natale, la signora Gertrude decise che tutti sarebbero dovuti andare a letto prima delle dieci. Le altre famiglie del villaggio, fino ai più umili, erano tutti ben vestiti, contenti e pieni di manicaretti. I contadini vestivano i loro abiti più belli per partecipare alla Messa dell'Aurora. Soltanto la casa di Gertrude continuava ad essere triste e spenta...
Tuttavia, verso la mezzanotte, i bambini si prepararono di nascosto ed uscirono dalla finestra per andare in chiesa. Trasportavano con molta attenzione la scatola contenente il prezioso regalo.
Giunti in chiesa, aprirono la scatola per dare un'occhiata e... che grande sbigottimento! La rosa era completamente appassita! E ora? Senza avere alcun'altra soluzione, decisero di dargliela lo stesso, certi che il Bambino Gesù avrebbe riconosciuto l'intenzione dei loro cuori.
Dopo la Messa, al suono dello Stille Nacht, i bambini si diressero in corteo al presepio per consegnare i loro regali: vestitini di velluto, incenso, profumi, ogni specie di marzapane e cioccolato, ceste di frutta secca sistemata con massima cura... Anche i figli di Gertrude si avvicinarono e, quando Rudolf aprì la scatola... Oh, prodigio! Non una,. ma cinque bellissime rose di vari colori, unite in un grazioso bouquet da un delicato nastro di seta!
In questo stesso istante, entrò in chiesa la signora Gertrude. Sentendosi coinvolta dall'ambiente carico di benedizione e contemplando la fede innocente dei bambini, la povera madre irruppe in pianto. Tra le lacrime, si inginocchiò davanti al presepio, chiese perdono a Dio per le sue colpe e offrì a Gesù Bambino, davanti a tutti, il suo cuore contrito e umiliato. I compaesani amavano quella signora così tribolata, nonostante tutti i suoi malumori e insulti. Provavano compassione per la misera vita che conduceva e pena per le sofferenze dei suoi figli. Per questo, vedendola miracolosamente pentita, la chiesa intera esplose in un meraviglioso canto di rendimento di grazie.
A partire da quella notte, tutto cominciò a migliorare per quella famiglia. Rudolf trovò un eccellente impiego, vicino a casa. Ralf, Franz, Ànette e Helga crescevano dando gioia alla buona Gertrude, la quale era divenuta un'affettuosa madre e servizievole vicina, oltre ad una delle più devote parrocchiane del villaggio. Beatriz Alves dos Santos
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