sabato 18 settembre 2010

La Devozione alle S.Piaghe di Gesù - II parte

IL CUORE DI GESU'

Se il Salvatore scopriva così tutta la bellezza e la ricchezza delle sue divine Piaghe all'umile religiosa, poteva forse tralasciare di aprirle i tesori della sua gran­de ferita di amore?

"Contempla qui la sorgente dalla quale dovresti attingere tutto... è ricca, soprattutto, per voi..." le dis­se indicandole le sue Piaghe luminose e quella del suo Sacro Cuore, che brillava tra le altre di uno splendore incomparabile.

"Non hai che da avvicinarti alla Piaga del mio di­vino costato, che è la Piaga dell'amore, da cui si spri­gionano ardentissime fiamme".

Alcune volte, in seguito, durante vari giorni, Gesù le concesse la vista della sua santissima Umanità glo­riosa. Egli restava allora vicino alla sua serva, conver­sava amichevolmente con lei, come in altro tempo con la nostra santa sorella Margherita Maria Alacoque. Quest'ultima, che mai si allontanava dal Cuore di Gesù, diceva: "E' così che il Signore si mostrava a me" e in­tanto il buon Maestro ripeteva i suoi amorosi inviti: "Vieni al mio cuore e non temere nulla. Accosta qui le tue labbra per impadronirti della carità e diffonderla nel mondo... Metti qui la tua mano per raccogliere i miei tesori".

Un giorno Egli la rende partecipe del suo immenso desiderio di riversare le grazie che traboccano dal suo Cuore:

"Raccoglile, perché la misura è colma. Non posso più contenerle, tanto è grande il desiderio di donarle." Un'altra volta è un invito ad utilizzare ancora e sem­pre quei tesori: "Venite a ricevere le espansioni del mio cuore che desidera effondere la sua eccessiva pienezza! Voglio spargere in voi la mia abbondanza, perché oggi ho ricevuto nella mia misericordia alcune anime salvate dalle vostre preghiere".

In ogni istante, in diverse forme rivolge richiami ad una vita di unione con il suo sacro Cuore: "Mantieniti ben attaccata a questo cuore, per attingere e diffondere il mio sangue. Se volete entrare nella luce del Signore, è necessario nascondersi nel mio Cuore divino. Se volete conoscere l'intimità delle viscere di misericordia di Colui che tanto vi ama, bisogna accostare la vostra bocca al­l'apertura del mio Sacro Cuore, con venerazione e umil­tà. E' qui il vostro centro. Nessuno potrà impedirvi di amarlo né potrà farvelo amare se il vostro cuore non corrisponde. Tutto quello che dicono le creature non può strapparvi il vostro tesoro, il vostro amore... io vo­glio che mi amiate senza appoggi umani".

Il Signore insiste ancora rivolgendo alla sua sposa un'esortazione incalzante: "Io voglio che l'anima reli­giosa sia spoglia di tutto, perché per venire al mio Cuore non deve avere nessun attaccamento, nessun filo che la leghi alla terra. Bisogna andare alla conquista del Si­gnore a tu per tu con Lui e cercare questo Cuore nel vostro proprio cuore.".

Poi torna a suor Maria Marta; attraverso la sua doci­le serva, Egli guarda a tutte le anime e specialmente alle anime consacrate: "Ho bisogno del tuo cuore perché ripari le offese e mi tenga compagnia. Io t'insegne­rò ad amarmi, perché tu non sai farlo; la scienza del­l'amore non s'impara sui libri: si rivela solo all'anima che guarda al divino Crocifisso e gli parla da cuore a cuore. Bisogna che tu sia unita a me in ciascuna delle tue azioni".

Il Signore le fa comprendere le condizioni e i frutti meravigliosi dell'unione intima con il suo Cuore divi­no: "Perde tempo la sposa che non si appoggia sopra il cuore del suo sposo nelle sue pene, nel suo lavoro. Quando ha commesso mancanze, occorre che si riaccosti con grande fiducia al mio Cuore. In questo ardente fuoco spariscono le vostre infedeltà: l'amore le brucia, le consuma tutte. Bisogna amarmi abbando­nandomi tutto, appoggiarsi, come San Giovanni, sul cuore del vostro Maestro. Amandolo così gli procure­rai una gloria molto grande".

Come desidera Gesù il nostro amore: Egli lo men­dica!

Apparendole un giorno in tutta la gloria della sua Risurrezione, disse alla sua amatissima, con un profon­do sospiro: "Figlia mia, io mendico amore, come fa­rebbe un povero; Sono un mendicante di amore! Io chia­mo i miei figli, uno per uno, li guardo con compiacenza quando vengono a me... Io li attendo!..."

Prendendo veramente l'aspetto di un mendicante, le ripeteva ancora, pieno di tristezza: “Io mendico amo­re, però la maggior parte, anche tra le anime religiose, me lo rifiutano. Figlia mia, amami puramente per me stesso, senza tener conto né del castigo, né della ri­compensa”.

Indicandole la nostra santa sorella Margherita Ma­ria, che “divorava” con gli occhi il Cuore di Gesù: "Que­sta mi ha amato con amore puro e unicamente per me stesso, solo per me!".

Suor Maria Marta cercava di amare con lo stesso amore.

Come un immenso fuoco, il Sacro Cuore l'attirava a sè con indicibile ardore. Ella andava verso il suo amatissimo Signore con trasporti di amore che la con­sumavano, però nello stesso tempo lasciavano nella sua anima una soavità tutta divina.

Gesù le diceva: "Figlia mia, quando mi sono scelto un cuore perché mi ami e compia la mia volontà, ac­cendo in esso il fuoco del mio amore. Tuttavia non ali­mento incessantemente questo fuoco, per timore che l'amor proprio guadagni qualcosa e che si ricevano le mie grazie per abitudine.

Io mi ritiro, a volte, per lasciare l'anima nella sua debolezza. Allora essa vede che sta sola... che com­mette sbagli, queste cadute la mantengono nell'umiltà. Ma io non abbandono, a causa di queste mancanze, l'anima che ho scelto: la guardo sempre.

Non bado alle piccolezze: perdono e ritorno.

Ogni umiliazione vi unisce più intimamente al mio Cuore. Non chiedo grandi cose: voglio semplicemente l'amore del vostro cuore.

Stringiti al mio Cuore: scoprirai tutta la bontà di cui è ricolmo... qui imparerai la dolcezza e l'umiltà. Vieni, figlia mia, a rifugiarti in esso.

Questa unione non è solamente per te, bensì per tutti i membri della tua Comunità. Dì alla tua Superiora che venga a deporre in questa apertura tutte le azioni delle tue sorelle, anche le ricreazioni: lì staranno come in una banca, e vi saranno ben custodite".

Un particolare commovente tra mille altri: quando suor Maria Marta rese conto di quella notte, non poté far a meno di interrompersi per chiedere alla Superio­ra: "Madre mia, che cos'è una banca?".

Era una domanda della sua candida innocenza, poi riprese a comunicare il suo messaggio: "E' necessario che per l'umiltà e l'annientamento i vostri cuori si uni­scano al mio; Figlia mia, se sapessi quanto soffre il mio Cuore per l'ingratitudine di tanti cuori: bisogna che uniate le vostre pene a quelle del mio Cuore."

E' ancora più particolarmente alle anime incaricate della direzione delle altre Direttrici e Superiore che il Cuore di Gesù si apre con le sue ricchezze: "Farai un grande atto di carità offrendo ogni giorno le mie pia­ghe per tutte le Direttrici dell'Istituto. Dirai alla tua Maestra che venga alla sorgente per colmare la sua anima e, in un domani, il suo cuore sarà pieno per dif­fondere le mie grazie sopra di voi. A lei tocca deporre nelle anime il fuoco del santo amore, parlando molto spesso delle sofferenze del mio Cuore. Io darò a tutte la grazia di comprendere gli insegnamenti del mio sacro Cuore. All'ora della morte, tutte arriveranno qui, per l'impegno e la corrispondenza delle loro anime.

Figlia mia, le tue Superiore sono le depositarie del mio Cuore: bisogna che io possa porre nelle loro ani­me tutto quello che vorrei di grazia e di sofferenza.

Dì alla tua madre che venga ad attingere a queste fonti (il Cuore, le Piaghe) per tutte le tue sorelle ... Deve guardare al mio Sacro Cuore e confidargli tutto, senza tener conto degli sguardi altrui".

PROMESSE DI NOSTRO SIGNORE

Il Signore non si accontenta di rivelare a suor Maria Marta le sue sante Piaghe, di esporle i pressanti motivi e i benefici di questa devozione e nel medesimo tempo le condizioni che ne assicurano l'esito. Egli sa pure moltiplicare le promesse incoraggianti, ripetute con tale frequenza e in così numerose e varie forme, che ci co­stringono a limitarci; d'altra parte il contenuto è il me­desimo.

La devozione alle sante Piaghe non può ingannare. "Non hai da temere, figlia mia, di far conoscere le mie Piaghe perché non si vedrà mai qualcuno ingan­nato, anche quando le cose parranno impossibili.

Io concederò tutto quello che mi si chiede con l'in­vocazione delle sante Piaghe. Occorre diffondere que­sta devozione: tutto otterrai perché è merito del mio Sangue che è di valore infinito. Con le mie Piaghe e il mio Cuore divino, puoi ottenere tutto".

Le sante Piaghe santificano e assicurano il progres­so spirituale.

"Dalle mie Piaghe escono frutti di santità:

Come l'oro purificato nel crogiolo diventa più bel­lo, così è necessario porre la tua anima e quelle delle tue sorelle nelle mie sacre Piaghe. Qui si perfezione­ranno come l'oro nel crogiolo.

Sempre potete purificarvi nelle mie Piaghe. Le mie Piaghe ripareranno le vostre...

Le sante Piaghe hanno un'efficacia meravigliosa per la conversione dei peccatori.

Un giorno, Suor Maria Marta, angosciata nel pen­sare ai peccati dell'umanità, esclamava: ”Gesù mio, abbi pietà dei tuoi figli e non guardare i loro peccati”.

Il divino Maestro, rispondendo alla sua richiesta, le insegnò l'invocazione che già conosciamo, poi aggiun­se. "Molte persone sperimenteranno l'efficacia di que­sta aspirazione. Io desidero che i sacerdoti la consigli­no spesso ai loro penitenti nel sacramento della Con­fessione.

Il peccatore che dica la seguente preghiera: Padre eterno, vi offro le Piaghe di nostro Signore Gesù Cri­sto, per guarire quelle delle nostre anime otterrà la conversione.

Le sante Piaghe salvano il mondo e assicurano una buona morte.

"Le sante Piaghe vi salveranno infallibilmente... esse salveranno il mondo. Bisogna prendere respiro con la bocca appoggiata su queste sacre ferite... non ci sarà morte per l'anima che spirerà nelle mie Piaghe: esse danno la vera vita ".

Le sante Piaghe esercitano ogni potere su Dio. "Voi non siete niente per voi stesse, però la vostra anima unita alle mie Piaghe diventa potente, può an­che fare varie cose alla volta: meritare e ottenere per tutte le necessità, senza che sia necessario scendere ai particolari".

Ponendo la sua mano adorabile sul capo della cara privilegiata, il Salvatore aggiungeva: "Adesso tu pos­siedi la mia potenza. Sempre mi compiaccio di conce­dere la grazie più grandi a quelli che, come te, non hanno nulla. La mia potenza sta nelle mie Piaghe: come esse anche tu diventerai forte.

Sì, tutto puoi ottenere, tu puoi avere tutta la mia potenza. In un certo modo, tu hai più potere di me, puoi disarmare la mia giustizia perché, sebbene tutto venga da me, io voglio essere pregato, voglio che mi si invo­chi".

Le sante Piaghe saranno particolarmente la salva­guardia della Comunità.

Diventando ogni giorno più critica la situazione po­litica (racconta la nostra Madre), nell'ottobre del 1873 facemmo una novena alle sante Piaghe di Gesù.

Subito nostro Signore manifestò la sua gioia alla confidente del suo Cuore, poi le rivolse queste confor­tanti parole: "Amo tanto la tua Comunità... giammai le succederà qualcosa di male!

Che la tua Madre non si turbi per le notizie del tempo attuale, perché spesso le notizie di fuori sono errate. Solo la mia parola è vera! Io ve lo dico: non avete nien­te da temere. Se tralasciaste la preghiera allora avreste di che temere...

Questo rosario della misericordia fa da contrappe­so alla mia giustizia, tiene lontana la mia vendetta". Confermando il dono delle sue sante Piaghe alla Comunità, il Signore le diceva: "Ecco qui il vostro te­soro... il tesoro delle sante Piaghe racchiude corone che devi cogliere e dare agli altri, offrendole al mio Padre per guarire le piaghe di tutte le anime. Un gior­no o l'altro queste anime, alle quali con le vostre pre­ghiere avrete ottenuto una santa morte, si volgeranno verso di voi per ringraziarvi. Tutti gli uomini compari­ranno davanti a me nel giorno del giudizio e allora io farò vedere alle mie spose predilette che avranno puri­ficato il mondo per mezzo delle sante Piaghe. Verrà il giorno in cui vedrai queste grandi cose...

Figlia mia, questo lo dico per umiliarvi, non per insuperbirvi. Sappi bene che tutto questo non è per te, bensì per me, affinché tu mi attiri le anime!".

Fra le promesse di nostro Signore Gesù Cristo se ne devono segnalare specialmente due: quella che riguar­da la Chiesa e quella concernente le anime del Purgato­rio.

LE SANTE PIAGHE E LA CHIESA

Il Signore rinnovò frequentemente a suor Maria Marta la promessa del trionfo delle santa Chiesa, per mezzo della potenza delle sue Piaghe e dell'interces­sione della Vergine Immacolata.

"Figlia mia, è necessario che tu svolga bene la tua missione, che è quella di offrire le mie Piaghe al mio eterno Padre, perché da esse deve venire il trionfo del­la Chiesa, il quale passerà attraverso la mia Madre Immacolata".

Però, fin dal principio, il Signore previene ogni illu­sione ed ogni equivoco. Non potrebbe trattarsi del trionfo materiale, visibile, come sognano certe anime! Davanti alla barca di Pietro mai si placheranno le onde con per­fetta docilità, anzi talvolta la faranno tremare con i fu­rori della loro agitazione: Lottare, sempre, lottare: que­sta è una legge della vita della Chiesa: "Non si com­prende ciò che si chiede, domandando il suo trionfo... La mia Chiesa non avrà mai un trionfo visibile".

Tuttavia, attraverso le lotte e le angustie continue si completa, nella Chiesa e per la Chiesa, l'opera di Gesù Cristo: la salvezza del mondo. Essa si compie tanto meglio quanto la preghiera, che occupa il suo posto nel piano divino, maggiormente implora l'aiuto del cielo.

Si comprende che il cielo si lascia specialmente vin­cere quando lo si implora nel nome delle sante Piaghe redentrici.

Gesù insiste spesso su questo punto: "Le invocazioni alle sante Piaghe otterranno una incessante vittoria. E' necessario che tu attinga continuamente da questa sorgente per il trionfo della mia Chiesa".

LE SANTE PIAGHE E LE ANIME DEL PURGATORIO E IL CIELO

"Il beneficio delle sante Piaghe fa scendere le gra­zie dal cielo e salire al cielo le anime del Purgatorio". Le anime liberate per mezzo della nostra sorella venivano qualche volta a ringraziarla e le dicevano che la festa delle sante Piaghe che le aveva salvate non sa­rebbe mai passata:

"Non abbiamo conosciuto il valore di questa devo­zione se non al momento in cui abbiamo goduto di Dio! Offrendo le sante Piaghe di nostro Signore, voi operate come una seconda Redenzione:

Com'è bello morire passando per le Piaghe di no­stro Signore Gesù Cristo!

Un'anima che durante la sua vita ha onorato, fatto tesoro delle Piaghe del Signore e le ha offerte all'eter­no Padre per le anime del Purgatorio, sarà accompa­gnata, al momento della morte, dalla santa Vergine e dagli Angeli, e nostro Signore sulla Croce, tutto risplen­dente di gloria, la riceverà e la incoronerà ".

RICHIESTE DI NOSTRO SIGNORE E DELLA VERGINE

In contraccambio di tante grazie eccezionali Gesù chiedeva alla Comunità solo due pratiche: l'Ora santa e il Rosario delle sante Piaghe:

"E' necessario meritare la palma della vittoria: essa viene dalla mia santa Passione... Sul Calvario la vitto­ria pareva impossibile e, tuttavia, è di lì che risplende il mio trionfo. Bisogna imitarmi... I pittori dipingono quadri più o meno conformi all'originale, ma qui il pit­tore sono io e incido la mia immagine in voi, se mi guar­date.

Figlia mia, preparati a ricevere tutte le pennellate che io voglio darti.

Il Crocifisso: ecco il tuo libro. Tutta la vera scien­za sta nello studio delle mie Piaghe: Quando tutte le creature le studieranno troveranno in esse il necessario, senza aver bisogno di un altro libro. E' questo che i Santi leggono e leggeranno eternamente ed è il solo che dovete amare, la sola scienza che dovete stu­diare.

Quando attingete alle mie Piaghe, voi sollevate il divin Crocifisso.

Per questo cammino è passata mia Madre. Molto duro è per quelli che procedono per forza e senza amo­re, ma soave e consolante è il cammino delle anime che portano la loro croce con generosità.

Siete molto felici voi, a cui ho insegnato la preghie­ra che mi disarma: “Gesù mio, perdono e misericor­dia per i meriti delle vostre sante Piaghe”.

'”Le grazie che ricevete per mezzo di questa invoca­zione sono grazie di fuoco: vengono dal cielo e biso­gna che tornino al cielo...

Dì alla tua Superiora che sarà sempre ascoltata per qualsiasi necessità, quando mi pregherà per le mie sante Piaghe, facendo recitare il Rosario della misericordia.

I vostri monasteri, quando offrite al mio Padre le mie sante Piaghe, attirano le grazie di Dio sulle dioce­si in cui si trovano.

Se non saprete approfittare di tutte le ricchezze di cui le mie Piaghe sono ricolme per voi, sarete molto colpevoli".

La Vergine insegna alla felice privilegiata come deb­ba compiersi questo esercizio.

Mostrandosi nell'aspetto di Nostra Signora del do­lore, le disse: "Figlia mia, la prima volta che contem­plai le Piaghe del mio amato Figlio, fu quando depose­ro il suo santissimo Corpo nelle mie braccia,

Meditai i suoi dolori e cercai di farli passare nel mio cuore. Guardai i suoi divini piedi, uno per uno, di lì passai al suo Cuore, nel quale vidi quella grande aper­tura, la più profonda per il mio cuore di Madre. Con­templai la mano sinistra, poi la destra e in seguito la corona di spine. Tutte quelle Piaghe mi trapassavano il cuore!

Questa fu la mia passione, la mia!

Sette spade tengo nel mio cuore e per mezzo del mio cuore si devono onorare le sacre Piaghe del mio divin Figlio!".

ULTIMI ANNI E MORTE DI SUOR MARIA MARTA

Le grazie e le comunicazioni divine riempirono ve­ramente tutte le ore di questa vita eccezionale. Durante gli ultimi vent'anni, ossia fino alla sua mor­te, nulla appariva all'esterno di queste meravigliose gra­zie, nulla, tranne le lunghe ore che suor Maria Marta trascorreva davanti al Santissimo Sacramento, immo­bile, insensibile, come in estasi.

Nessuno osava interrogarla su ciò che passava in quei benedetti momenti tra la sua anima estasiata e l'Ospite divino del tabernacolo.

Quel succedersi continuo di preghiere, lavoro e mortificazione... quel silenzio, quel continuo scompa­rire, a noi sembrano un'ulteriore prova, e non la meno convincente, della verità dei favori inauditi di cui fu colmata.

Un'anima, di sospetta o anche di ordinaria umiltà, avrebbe cercato di attirare l'attenzione, preteso di acca­parrarsi una piccola gloria dell'opera che Gesù compi­va in lei e per lei. Suor Maria Marta mai!

S'immergeva con tanta gioia nell'ombra della vita comune e nascosta... però, come il piccolo seme sepol­to nella terra, la devozione alle sante Piaghe germo­gliava nei cuori.

Dopo una notte di terribili sofferenze, il 21 marzo 1907, alle otto di sera, ai primi Vespri della festa dei suoi dolori, Maria veniva a cercare la figlia, alla quale aveva insegnato ad amare Gesù.

E lo sposo riceveva per sempre nella ferita del suo sacro Cuore la sposa che qui in terra aveva scelto come vittima amatissima, sua confidente e apostola delle sue sante Piaghe.

Il Signore l'aveva impegnata per mezzo di solenni promesse, antiche e redatte dalla mano materna:

"Io, suor Maria Marta Chambon, prometto a nostro Signor Gesù Cristo di offrirmi ogni mattina a Dio Padre in unione con le divine Piaghe di Gesù Crocifisso, per la salvezza di tutto il mondo e per il bene e la perfezione della mia Comunità. Amen"

Dio sia benedetto.

ROSARIO DELLE SANTE PIAGHE DI GESU’

Si recita servendosi di una comune corona del Santo Rosario e si comincia con le seguenti preghiere:

Nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen

O Dio, vieni a salvarmi. Signore, vieni presto in mio aiuto. GLORIA AL PADRE, CREDO: Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito da Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di la verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

1 O Gesù, divin Redentore, abbi misericordia di noi e del mondo intero. Amen.

2 Dio santo, Dio forte, Dio immortale, abbi pietà di noi e del mondo intero. Amen.

3 O Gesù, per mezzo del Tuo Sangue preziosissimo, donaci grazia e misericordia nei pericoli presenti. Amen.

4 O Padre Eterno, per il Sangue di Gesù Cristo, Tuo unico Figlio, ti scongiuriamo di usarci misericordia. Amen. Amen. Amen.

Sui grani del Padre nostro si prega:

Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di nostro Signore Gesù Cristo.

Per guarire quelle delle anime nostre.

Sui grani dell’Ave Maria si prega:

Gesù mio, perdono e misericordia. Per i meriti delle Tue sante Piaghe.

Alla fine si ripete tre volte:

“Eterno Padre, Ti offro le Piaghe di Nostro Signore Gesù Cristo.

Per guarire quelle delle anime nostre”.

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