martedì 14 giugno 2011

S.Gertrudre di Helfa


La seconda metà del secolo XIII è illuminata dalla mistica germanica la grande Gertrude di Helfta. L'appellativo rappresenta un fiore deposto lungo o al termine del suo cammino ascetico e mistico come omaggio spontaneo, non offerto da autorità accademiche o ecclesiastiche. Esso esalta il suo stile di vita monastica e i suoi pensieri mistici sublimi. La mistica della monaca sassone si incanala ed eleva nell'incontro con il Cristo Verbo incarnato. 

Una angolazione cristologica che tramite Gertrude si viene delineando è - altra centralità - il cuore di Cristo, articolata anche in una forma iniziale di "teologia del cuore". Nel monastero di Helfta la benedettina Gertrude diventa custode delle rivelazioni, inventrice dei suoi singolari esercizi. Tali esperienze passano nella memoria scritta in lingua germanica primitiva e diventano fonte anche dell'indagine per conoscere le sue visioni del Volto di Cristo. Sono frequenti le soste accanto o davanti o in estatica contemplazione del Volto di Cristo e alquanto abbondanti i resoconti letterari.

Il Cristo deformato nella passione e dunque anche il Volto sfigurato sono le icone tra le più raffigurate nella memoria visiva e narrativa della monaca Gertrude. Una rivelazione si fa presente durante il carnevale la domenica di quinquagesima (secondo il calendario liturgico allora vigente). Il Cristo viene a chiedere riparazione al suo cuore palpitante di amore verso gli uomini, il cuore dei quali si compiace in piaceri e dilettazioni terrene e carnali: sono le parole - qui parafrasate - percepite sulle labbra del Signore dalla santa mistica. In questo contesto descrive la visione del sembiante del Cristo straziato nella passione, sostando nella compassione su qualche dettaglio del volto.

"Verso l'ora terza il Signore Gesù le apparve com'era quando venne legato alla colonna per essere flagellato, in mezzo a due aguzzini di cui uno lo colpiva con due rami spinosi e l'altro con due nodosi flagelli. Tutti e due lo colpivano sul viso, così che il suo santo volto ne era talmente sfigurato da spezzarle il cuore […] Nessuno mai, essa [Gertrude] pensava, era stato ridotto al deplorevole stato nel quale il Signore le appariva in quel momento. La parte infatti del volto che era colpita dalle spine era talmente lacerata che l'occhio stesso appariva ferito ed aperto, mentre l'altra parte era livida e gonfia per i colpi del flagello. Nell'eccesso del dolore il Signore rivolgeva il viso; ma non si sottraeva così ad uno dei carnefici se non per essere colpito più crudelmente dall'altro.

Volgendosi allora verso di lei, il Signore le disse: "Non hai forse letto ciò che è scritto di me: vidimus eum tamquam leprosum? " "Ah, Signore" - essa rispose - "e come potrei calmare i crudeli dolori del tuo dolce volto? " Il Signore rispose: "Chi si sentirà tocco di amore meditando la mia passione e pregherà per i peccatori, lenirà soavemente ogni mia sofferenza"" (Rivelazioni, 1,4, cap. 15).
La Mistica Gertrude si premura di palesare altresì il simbolismo celato nella figura dei flagellatori: l'energumeno con il mannello di spine raffigura i laici che peccano pubblicamente; l'aguzzino con il randello rappresenta certi religiosi che peccano contro l'osservanza. Il monito è rapportabile all'ansia di riforma in atto nella Chiesa duecentesca, ad opera prevalentemente dei monaci (istituzione ascetica altomedioevale) e dei frati (i mendicanti di scaturigine allora contemporanea).
 
L'icona del Cristo sfigurato nella passione è un leit-motiv, ma non un assoluto né una continuativa unicità. In preparazione alla festa dell'ascensione d'un anno imprecisato, Gertrude sta lenendo le piaghe del Signore mediante l'esclamazione "Gloria a te, soavissima, dolcissima, benignissima, nobilissima, regale, fulgida e sempre tranquilla giocondissima e gloriosissima Trinità per le vermiglie piaghe del mio unico diletto [il Signore Gesù]" tante volte quante erano le piaghe di lui, ben 5.466 secondo quanto conteggiato dall'altra mistica di Helfta, la sua consorella Matilde di Hackeborn (1241-1299). Ed ecco che si presenta il Signore, piagato ma in sembiante rasserenato, "più bello di tutti gli angeli", onusto di fiori dorati su ognuna delle numerosissime piaghe. Resta indelebile, commossa impressione il volto amabile con il quale il Signore saluta la sua fedele amica.
  
 “CRISTO, VITA DELLA MIA VITA”

“O vita della mia vita, possano gli affetti del mio cuore
accesi dalla fiamma del tuo amore, unirmi intimamente a Te.
Possa la mia anima essere come morta
riguardo a tutto ciò che potrebbe cercare all’infuori di Te.
Tu sei lo splendore di tutti i colori, la dolcezza di tutti i sapori,
la fragranza di tutti i profumi, l’incanto di tutte le melodie,
la tenerezza dolcissima dei più intimi amplessi.
In Te si trova ogni delizia, da Te scaturiscono acque copiose di vita, a Te attira un fascino dolcissimo,
per Te l’anima si riempie degli affetti più santi.
 Tu sei l’abisso straripante della Divinità,
o Re, nobilissimo tra tutti i re,
o Sovrano eccelso, o Principe chiarissimo,
o Signore mitissimo, o Protettore potentissimo.
O Gemma nobilissima di vivificante umanità.
O Creatore di tutte le meraviglie.
O Maestro dolcissimo, o Consigliere sapientissimo,
o Soccorritore benignissimo, o Amico fedelissimo.
Tu unisci in Te tutti gli incanti di un’intima dolcezza.
Tu accarezzi con soavità, ami con dolcezza,
prediligi con ardore, o Sposo dolcissimo e gelosissimo.
Tu sei un fiore primaverile di pura bellezza,
o Fratello mio amabilissimo, pieno di grazia e di forza,
o Compagno giocondissimo, Ospite liberale e generosissimo.
Io preferisco Te ad ogni creatura,
per Te rinuncio ad ogni piacere,
per Te sopporto ogni avversità,
non cercando in ogni cosa che la tua lode.
Col cuore e con la bocca confesso che Tu sei il Principio di ogni bene...”.
( Santa Gertrude - Dalle Rivelazioni, Libro III, Cap. LXVI)


O Padre Santo, tu, per mezzo di Gesù,
mi hai rigenerato a vita nuova
nell'acqua e nello Spirito Santo.
Concedimi, ti prego, mio Signore,
la completa remissione dei peccati
e il dono dello Spirito, per la vita eterna.
O Gesù, sole di giustizia,
rivestimi di te, perché io possa vivere sempre secondo la tua volontà.
O Gesù, luce senza tramonto,
accendi in me la lampada ardente
del tuo amore infinito.
Aiutami, Signore mio e Dio mio,
a custodire in modo irreprensibile
la veste candida del mio battesimo.
Così, quando mi chiamerai a te, avrò in dono la gioia senza fine della vita eterna
e l'incanto divino del tuo Volto.
(Santa Gertrude)

Per la riparazione 
CORONCINA AL VOLTO SANTO

Sui grani grossi della Corona si recita la seguente preghiera:
  O Eterno Padre, Ti offro i meriti e le sofferenze del Santo Volto del tuo Figlio Gesù.
Versa il suo Sangue prezioso in ogni anima e in ogni cuore. Sia Esso balsamo e olio di consolazione: per lenire e risanare le ferite da ogni infermità nelle anime e nei corpi.
O Eterno Padre, abbi misericordia di tutte le anime.


Sui grani piccoli della Corona si recita la seguente preghiera:
 O Gesù, ogni palpito ed ogni respiro dei nostri cuori, siano mille atti d’amore, di lode e di riparazione al tuo Santo Volto.

Alla fine
 O Gesù, Santo, Santo, Santo! Benedici e santifica tutte le anime che Ti onoreranno e Ti glorificheranno. Uniscimi a tutte le persone che, in spirito di riparazione anche con questa Coroncina leniscono le Tue sofferenze.

  Invocazioni
Signore pietà, Signore pietà
Cristo pietà, Cristo pietà
Signore pietà, Signore pietà
Santo Volto di Gesù, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, compiacenza perfetta del Padre, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, opera divina dello Spirito Santo, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, splendore del paradiso, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, gioia e letizia degli angeli, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, gioia e premio dei santi, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, sollievo dei sofferenti, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, rifugio dei peccatori, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, speranza e conforto dei moribondi, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, terrore e sconfitta dei demoni, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, che ci liberi dall'ira divina, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, che ci hai dato la legge dell'amore, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, che esigi da noi la carità fraterna, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, assetato della salvezza di tutti gli uomini, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, bagnato di lacrime d'amore, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, coperto di fango e di sputi per noi, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, rigato di sudore e di sangue, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, schiaffeggiato e deriso, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, trattato da vilissimo schiavo, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, schernito dai tuoi accusatori, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, che hai pregato per i tuoi crocifissori, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, segnato dal pallore dei morenti, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, reclinato esangue sul petto, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, pianto dalla Madre dei dolori, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, deposto velato nella tomba, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, sfolgorante di gloria il mattino di Pasqua, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, illuminato di bontà nel manifestarti risuscitato agli apostoli, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, raggiante di luce e di gloria, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, glorioso nell'ascensione al cielo, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, nascosto nell'umiltà del mistero eucaristico, abbi pietà di noi
Santo Volto di Gesù, rivestito di gloria quando verrai per il giudizio finale, abbi pietà di noi
Santa Maria, abbi pietà di noi
Santa Madre di Dio, abbi pietà di noi
Santa Vergine delle vergini, abbi pietà di noi

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, esaudiscici, o Signore.
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, perdonaci, o Signore.

Preghiamo
 Signore Gesù Cristo, il cui Sacratissimo volto, nascosto nella passione, rifulge come il sole nel suo splendore, concedici propizio che, partecipando qui in  terra ai tuoi dolori,possiamo poi esultare in cielo, allorché ci sarà svelata la tua gloria. Tu sei Dio e vivi e regni con Dio Padre, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

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