mercoledì 27 gennaio 2010

Brano tratto dal "Trattato della vera devozione a Maria" di San Luigi Maria Grignion de Montfort






Vera devozione

 bisogna stabilire brevemente la vera devozione a Maria, che è: 1) interiore; 2) tenera; 3) santa; 4) costante; 5) disinteressata.

In primo luogo, la vera devozione alla santa Vergine è interiore, cioè parte dallo spirito e dal cuore, viene dalla stima che si ha della santa Vergine, dall'alta considerazione che si ha delle sue grandezze e dall'amore che le si porta.

 In secondo luogo, è tenera, cioè piena di fiducia nella santissima Vergine, come un bambino nella sua buona madre. Essa fa che un'anima ricorra a lei in tutti i suoi bisogni corporali e spirituali, con molta semplicità, fiducia e tenerezza; ella implora l'aiuto della sua buona Madre in ogni momento, in ogni luogo e in ogni cosa: nei dubbi, per essere illuminata; negli smarrimenti, per essere corretta; nelle tentazioni, per essere sostenuta; nelle debolezze, per essere fortificata; nelle cadute, per essere rialzata; negli scoraggiamenti, per essere incoraggiata; negli scrupoli, per esserne liberata; nelle croci, nelle fatiche e nelle difficoltà della vita, per essere consolata. Infine, in tutti i mali corporali e spirituali ricorre a Maria, senza timore d'importunare questa buona Madre o di dispiacere a Gesù Cristo.

 In terzo luogo, la vera devozione alla santa Vergine è santa, cioè porta un'anima a evitare il peccato e a imitare le virtù della santissima Vergine, particolarmente la sua umiltà profonda, la sua fede viva, la sua obbedienza perfetta, la sua orazione continua, la sua mortificazione universale, la sua purezza divina, la sua carità ardente, la sua pazienza eroica, la sua dolcezza angelica e la sua sapienza divina. Queste sono le dieci principali virtù della santissima Vergine.

 In quarto luogo, la vera devozione alla santa Vergine è costante, consolida un'anima nel bene, e la porta a non abbandonare facilmente le sue pratiche di devozione; la rende coraggiosa a opporsi al mondo, con le sue mode e le sue massime; alla carne, con i suoi fastidi e le sue passioni; al diavolo, con le sue tentazioni; di modo che una persona veramente devota della santa Vergine non è mutevole, triste, scrupolosa o timorosa. Non già che non cada e non muti qualche volta nella sensibilità della sua devozione; ma se cade, si rialza tendendo la mano alla sua buona Madre; se diviene senza gusto né devozione sensibile, non sta in pena: perché il giusto e il devoto fedele di Maria vive della fede di Gesù e di Maria, e non dei sentimenti naturali.

 In quinto luogo, infine, la vera devozione alla santa Vergine è disinteressata, cioè ispira a un'anima di non ricercare se stessa, ma Dio solo nella sua santa Madre. Un vero devoto di Maria non serve questa augusta Regina per spirito di lucro e di interesse, né per il proprio bene temporale o eterno, corporale o spirituale, ma unicamente perché merita di essere servita, e Dio solo in lei; non ama Maria perché gli fa del bene, o ne spera da lei, ma perché ella è amabile. Perciò l'ama e la serve fedelmente tanto nei disgusti e nelle aridità quanto nelle dolcezze e nei fervori sensibili; l'ama sia sul Calvario che alle nozze di Cana. Oh! quanto è gradito e prezioso agli occhi di Dio e della sua santa Madre un tale devoto della santa Vergine, che non cerca se stesso in niente nei servizi che le rende! Ma quanto è raro oggi! È perché non sia più così raro che ho preso in mano la penna per scrivere quello che ho insegnato con frutto in pubblico e in privato nelle mie missioni per molti anni.
 
Link dove trovare il Trattato della vera devozione a Maria:  http://www.santorosario.net/trattato.htm

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